Elezioni Lazio, D'Amato: debiti, medici di base e liste d'attesa: “Prometto”
Assessore uscente e candidato per il centrosinistra, Alessio D'Amato alla macchina della verità. Tutte le domande scomode e la dote elettorale del Covid
Elezioni Lazio: finche c'era il Covid c'era speranza ma ora che il virus non fa più paura la sanità torna nel caos. Alessio D'amato, assessore uscente della Giunta Zingaretti e candidato alla successione in Regione Lazio, spiega perché l'emergenza sanitaria nel Lazio non è finita. E affronta tutti i nodi: il debito, la medicina di base che non c'è, i medici di base, le liste d'attesa, i pronto soccorso intasati, la sua condanna della Corte dei Conti e le vergognosa truffa delle mascherine.
L'accoglienza è nella saletta emergenza Covid dell'assessorato. C'è un cartello che riporta al passato e un manifesto elettorale. Allora assessore, partiamo dai veleni dell'ultima settimana, perché ogni volta che c'è una competizione elettorale si ricorre alla macchina del fango? L'appartamento di Rocca era materia nota, perché esce solo ora?
“Per quanto mi riguarda sto cercando di mantenere i toni sulle questioni di merito, poi mi sembra che ogni giorno il candidato Rocca ci riserva una sorpresa che viene dal suo mondo. Ricordo le polemiche familiari, i finanziamenti di Bandecchi Unicusano e poi la casa. Sono questioni che devono riguardare lui e il suo rapporto con gli elettori. Trasparenza e opacità devono riguardare il l rapporto con gli elettori”.
Dall'altra parte si dice che l'assessore D'amato ha un contenzioso aperto con la Corte dei Conti...
“Sì c'è un appello, vedremo l'esito dell'appello è una vicenda di 17 anni fa. Io sono assolutamente tranquillo”.
L'appello quando è previsto?
“Non lo so, dipende dalla Corte”.
“La Sanità nel Lazio è commissariata sì o no?
“Assolutamente no, è uscita dal commissariamento”.
E allora perché la regione ha mantenuto l'addizionale Irpef più alta d'Italia?
“E' uscita dal commissariamento ma non dal piano di rientro. Prima era un piano di rientro e un commissariamento. Ora sta in piano di rientro perché sono migliorato i fondamentali. Quando uscirà dal piano di rientro verranno eliminate le addizionali regionali. Bisogna dire che questo elemento ha una sua genesi che deriva dalla scellerata politica che fu fatta quando al governo c'era il centrodestra che ha provocato un disavanzo di 1,9 miliardi di euro, la cartolarizzazione di 49 ospedali con un tasso di interesse che era il doppio del tasso europeo e che abbiamo ristrutturato in questi anni e le Asl sono rientrate in possesso di questi immobili, Quello che dico è contenuto nel rendiconto generale della Corte dei Conti e questo ha portato ad una lunga stagione di commissariamento, al blocco del turn over e alla fuoriuscita dal sistema di 13 mila operatori. Noi abbiamo fatto una lunga traversata nel deserto e oggi possiamo tornare programmare e a pensare agli investimenti. Sono stati finanziati 6 ospedali. Non é sulla carta: ci sono i fondi, alcuni sono in costruzione come ad Amatrice, sono stati finanziati il nuovo ospedale del Golfo, il nuovo ospedale di Latina, il nuovo ospedale di Roma est a Tivoli Terme. Poi il nuovo ospedale di Rieti e della Tuscia. Questo è un grande investimento successivo all'apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli e che sta lavorando molto bene”.
Liste d'attesa ed effetti. Lei sostiene che il suo antagonista venendo dal mondo privato si candida e mettere in mano la Sanità ai privati. Ma la Sanità è già in mano ai privati: se io devo fare fisioterapia con il Sistema Sanitario ho 300 giorni di attesa; se devo fare una visita specialistica ho 100 giorni di attesa. Spesso i romani si rivolgono fuori regione: ma questo non è un incentivo per rivolgersi ai privati?
“Intanto per i fuori regione il Lazio ha un saldo attivo di 34 milioni ed è una delle 7 regioni maggiormente attrattive. Quello delle iste d'attesa è un tema importante di governo e deve esser basato su 3 presupposti: una diagnostica di primi livello messa a disposizioni dei medici di base e delle farmacie; il secondo è mettere a terra i fondi della missione 6 del Pnrr e rafforzare la rete territoriale ed è quello he stiamo facendo le prime 6 gare europee. Terzo continuare a proseguire l'opera di digitalizzazione del sistema che ha avuto il momento importante nel contrasto alla pandemia. Il Lazio è stato considerato un modello, grazie a questa opera di digitalizzazione che ha consentito 15 mln di vaccinazioni e con 3 clic potevi accedere al servizio. Circa il tema della sanità privata. Il punto è essere un elemento dio garanzia: credo che chi ha svolto l'incarico in una delle associazioni di categoria della Sanità privata ha minor garanzie sull'equilibrio delle scelte e delle decisioni nel momento in cui fai il presidente”.
Se potesse scegliersi l'avversario, chi tra Rocca e Bianchi?
“L'avversario è Rocca, per me è Rocca e il vincitore uscirà tra di noi. Per me conta la persona, conta il lavoro svolto, i risultati raggiunti. Per cui quello che chiedo è dio misurare rispetto ai risultati e alle competenze”.
I sondaggi la danno per sconfitto...
“Io non ci credo ai sondaggi. Davano per sconfitto anche De Luca in Campania. Ci davano per sconfitti anche la volta precedente e i competitori erano Centrodestra e 5 Stelle e vincemmo. Io penso che gli elettori sono in grado di valutare il lavoro svolto e per quanto mi riguarda il lavoro svolto durante l'emergenza più importante che abbiamo auto dal Dopoguerra ad oggi e sui cui il Lazio si è dimostrato efficace ed efficiente”.
A proposito di pandemia. In pieno Covid se l'aspettava una vicenda come quella delle mascherine? Che è successo? Perché la regione Lazio è riuscita a farsi truffare?
“I truffatori ci sono, adesso sarà poi la magistratura a valutare. A me quello che interessa è che si faccia piena luce su questo aspetto ma soprattutto come ha funzionato il sistema per tutelare in nostri cittadini. Mentre a Bergamo sfilavano le bare noi ospitavamo malati da tutta Italia”
Mi dia una valutazione su questa affermazione. Io e la mia famiglia non conosciamo il nostro medico di base. Non abbiamo mai avuto alcun tipo di rapporto se non una mail e non è mai venuto a casa a visitare. Un tempo visitavano a domicilio, poi cosa è successo?
“Ma, noi chiediamo ai medici di fare uno sforzo su questo importante perché un adempimento contrattuale e non è un'opzione quella di recarsi a domicilio. Noi stiamo trattando con tutte le categorie il nuovo accordo regionale che conterrà semplici indicazioni: chi sta alle regole sta dentro il sistema, chi non ci sta è fuori”.
Poteva essere fatto prima?
Sì probabilmente sì ma proprio qualche giorni fa abbaiamo avuto l'anniversario della pandemia. Ricordate i cinesi al Palatino? Se non ci fosse stata la Pandemia l'avremmo già fatta”.
Quanto spenderà per la campagna elettorale e quanto ha contribuito il partito?
“Mah, quasi tutto autofinanziamento e il sostegno del partito credo sia intorno ai 20 mila euro, cifra più cifra meno”.
E lei quanto spenderà?
“Questo lo vedremo alla fine ma credo che stiamo sui 200 mila euro complessivi”.
Ha contributori che vengono dal mondo della sanità?
“Tanto saranno tutti pubblici. Io adesso non sto seguendo, ma tutto verrà messo on line in trasparenza. Ho sottoscritto un appello in tal proposito fatto dalle associazioni antimafia che tra le altre cose prevede la massima trasparenza non solo mia ma di tuti i candidati”.
Quanto tempo che è non entra in un ospedale pubblico come paziente, augurandole di non farlo mai..
“Diciamo che io sono giovane di età per cui non ho avuto recentemente motivo. Però vado spesso come visitatore e come assessore. L'ultimo era a Alatri”.
Noi abbiamo pubblicato storie di Sanità anche se sarebbe meglio definirle di malasanità, tra questa anche 13 ore di attesa in un Pronto Soccorso.
“I pronto soccorso servono a salvare la vita alle persone.. Per quanto guarda i codici rossi il Lazio è assolutamente in linea con le miglior performance italiane. Il problema del sovraffollamento è generato dai codici bianchi e dai codici verdi. Ma in assenza della rete territoriale che si farà con i fondi Pnrr.... si farà”.
Sia dia un voto come assessore
“Me lo daranno cittadini quando andranno a votare. Posso dire che sono stato l'unico assessore italiano a ricevere una delle massime onorificenze del presidente della Repubblica, Mattarella”.