Francesco Rocca, un anno di Regione Lazio tra affetto e pupazzi di peluche
Il presidente sceglie per l'intervista il giornale dove lavora il suo portavoce. Dodici mesi di governo “fantastici”. E poi a “Un giorno da pecora”
Un anno di Francesco Rocca alla guida della Regione Lazio ed è tempo di bilanci. Sanità e liste d'attesa, trasporti pubblici come la Roma Lido e la Roma-Viterbo, poi il termovalorizzatore di Roma, la vocazione economia della regione e la frecciata di Unindustria. Luci e ombre che la comunicazione del presidente spazza via con una mossa geniale.
Il giorno dopo l'atteso appuntamento con la stampa romana esce su un quotidiano una sterminata intervista del presidente che anticipa i contenuti dell'appuntamento fissato per il giorno 20 marzo su un quotidiano romano senza alcun contradditorio. E sin qui bene ha fatto l'antico giornale romano, salvo però che l'attuale portavoce del presidente Rocca è anche cronista in forza nello stesso giornale dove attualmente è in aspettativa.
La trasparenza dell'informazione al lettore
“A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”, diceva il romanissimo Giulio Andreotti e a leggere le copiose dichiarazioni del presidente viene da pensare che sia un lavoretto “home made, anche se sicuramente verrà spiegato che si è trattato di un raro esempio di giornalismo etico, affidabile, terzo rispetto al potere politico e sicuramente orientato alla più lucida informazione del lettore.
In altre circostanze la stesura di interviste che descrivono un anno di governo luminoso, sarebbero state chiamate affettuosità e tale è il rapporto che lega il presidente al suo portavoce.
Lo show di Rocca a "Un giorno da pecora"
Per saperne un po' di più su come la Regione Lazio dei debiti e della malasanità ha lavorato da marzo dello scorso anno non resta che affidarsi a “Un Giorno da pecora” dove il presidente si è esibito in uno show nazionale. Temi trattati: il Terzo Mandato, l'addio di Sarri dalla Lazio, lo stadio della Roma, patrocinio al Gay Pride e gli errori di Roma nella candidatura ad Expo. Poi una frecciatina al sindaco Gualtieri: “Roma è sporca, Gualtieri dovrebbe ascoltare di più i territori”.
Un capolavoro. Come dovrebbe essere il libro che spiegherà un anno di lavoro, prossimo alle stampe ed edito da Regione Lazio, coi soldi dei contribuenti.
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