“Giorgia Meloni? Ammiro questa donna”. L'endorsement di Emanuele Filiberto

Esclusivo. Il principe Emanuele Filiberto di Savoia ad affaritaliani.it: “Le auguro tutto il bene ma la mia famiglia ha mille anni di storia e FdI una decina"

di Antonio Parisi
Roma

Alle celebrazioni per il 145° anniversario della fondazione dell’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Emanuele Filiberto di Savoia, nipote dell’ultimo re d’Italia, ha espresso ad affaritaliani.it il suo parere, senza reticenze, su una serie di argomenti di attualità: dal governo Meloni alla guerra in Ucraina, dal libro di Harry di Windsor al nuovo re d’Inghilterra Carlo III, dall’acquisto del Savoia calcio alle sue figlie Vittoria e Luisa, e infine ha ragguagliato sul rapporto con il cugino Aimone di Savoia

La manifestazione è stata occasione per la partecipazione di diverse sigle monarchiche, tra cui l’Unione Monarchica Italiana, rappresentata dal suo vicesegretario nazionale Giuseppe Favoino, che storicamente difende le ragioni dinastiche di Aimone di Savoia.

Deciso il giudizio di Emanuele Filiberto su Giorgia Meloni

“Sono ammirato da questa donna – ha confessato il principe - sta facendo molto bene il suo lavoro. Tra l’altro è riuscita a svolgere il ruolo di militante e oggi con altrettanto successo quello istituzionale di Presidente del Consiglio. Da quello che mi dicono, è persona dotata di umanità, studia a fondo le questioni così da essere sempre preparata. Le auguro tutto il bene possibile”.

Dopo questa dichiarazione non si poteva ricordare al principe sabaudo che nel partito della Meloni, ci sono state dichiarazioni contrarie all’istituto monarchico.

“Caro Parisi – ha risposto il nipote di re Umberto – ognuno deve avere la libertà di pensarla come vuole. Si può essere favorevoli all’istituzione monarchica o contrari senza per questo far venire meno la stima nei confronti di chi la pensa diversamente. Circa le dichiarazioni di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia contrari alla monarchia e più sottilmente al mio casato, debbo ricordare che la mia Famiglia ha mille anni di storia sulle spalle e Fratelli d’Italia una decina di anni di vita. Detto questo è invece importante che si lavori tutti per il bene dell’Italia, sia monarchici che repubblicani. L’Italia innanzi tutto diceva mio nonno Umberto II. Oggi poi con la guerra in Ucraina occorre essere particolarmente uniti, con la politica intesa ad aiutare Kiev, che ha subito una grave aggressione da parte russa. Speriamo che il conflitto termini e l’Italia abbia un ruolo nella ricostruzione. Ricordiamoci che città come Odessa furono costruite da Italiani e che fu proprio a Odessa che fu composta la canzone O sole Mio”.

A questo punto è stato d’obbligo la domanda se lui, Filiberto, è pronto a regnare in Italia, se tutto andasse a catafascio?”

Non credo si porrà questo problema. L’Italia per ora non andrà a catafascio, perché Giorgia Meloni è troppo in gamba e poi tutti noi, come ho già detto, dobbiamo lavorare per l’Italia che ce la farà. In futuro se la monarchia tornerà di attualità allora si vedrà”.

E i rapporti con il cugino Aimone che rivendica il ruolo di capo della Casa?

“Io ritengo che ci sia bisogno di unità, con Aimone ci lega l’amore per l’Italia e dobbiamo essere uniti per il bene del nostro casato. Io sarei felice se a manifestazioni come quelle per i 145 anni dell’Istituto delle Guardie del Pantheon, fossimo insieme sia io che lui. Aimone era invitato ma, ritengo, per i suoi rilevanti impegni di lavoro non ne hanno consentito la presenza. Spero che in altre occasioni come queste celebrazioni organizzate dal presidente dell’Istituto il comandante Ugo d’Atri, ci sia sempre Aimone di Savoia”.

 

Una collega giornalista presente all'intervista, Emilia Urso Anfuso, ha però ricordato che Vittorio Emanuele, papà di Emanuele Filiberto ha scombinato le carte nominando erede nella successione dinastica le figlie di Emanuele Filiberto.

“Non sono io il capo della Casa ma mio padre – ha puntualizzato Filiberto – e mio padre ha deciso così”.

E a proposito di diatribe reali Emanuele Filiberto non ha mancato di esprimere il suo giudizio su Harry di Windsor e il suo libro Spare.

“Non, non sono d’accordo su questo lavare in pubblico i panni di casa. Credo che si sia trattato di un errore madornale. Tutti facciamo sciocchezze, io ne ho fatte tante e pure lei Parisi ne fa, ma grossa come quella di Harry, direi di no. Re Carlo III è persona magnifica, preparata, è stato ecologista ben prima di Greta Thunberg. Non merita la monarchia inglese tutto quel fango. Penso che Harry sia stato molto mal consigliato. Ci si rende conto che la moglie di Harry, Meghan Markle, ha avuto critiche anche per la regina Elisabetta, che invece considerava Harry come importantissimo per la monarchia? Dopo la regina lui era il più amato. Ora ha distrutto tutto”.

L’occasione è stata ghiotta per chiedere a Filiberto come è il rapporto con le figlie.

“Vado molto d’accordo con Vittoria e Luisa. Loro sono molto libere ma questo non toglie che io all’occasione non le debba anche amorevolmente rimproverare. Vittoria è coraggiosa, con la Croce Rossa è stata in Ucraina a portare gli aiuti e ora con un’altra organizzazione umanitaria andrà in Afghanistan”.

Per ultimo non poteva mancare l’ultima iniziativa, ovvero l’acquisto del Savoia calcio in Campania.

“Si tratta di una iniziativa che mi sta entusiasmando e che sta coinvolgendo positivamente tutta Torre Annunziata, la tifoseria e le istituzioni. Quando ho annunciato l’acquisto mi ha telefonato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, per augurarmi buona fortuna. Il rilancio del Savoia calcio, attraverso lo sport, di combattere la malavita organizzata”.

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