Giubileo Roma 2025: il trucco parcheggi privati: lavori ultimati a fine 2026

Nel decreto Giubileo autorizzati 6 park pertinenziali per privati i cui lavori finiranno ben oltre la data dell'evento. La denuncia di Carteinregola

I parcheggi privati autorizzati con la scusa del Giubileo
Roma

Roma, con la scusa del Giubileo anche i cantieri privati in convenzione ottengono il via libera. Nessun vantaggio per i pellegrini o per i romani, perché il cronoprogramma dei lavori per 6 parcheggi interrati realizzati su suolo comunale dice chiaramente che i lavori finiranno dopo il Giubileo.

A sostenere che il Giubileo è una scusa per utilizzare i super poteri del sindaco Gualtieri come Commissario straordinario e autorizzare opere che col Giubileo c'entrano poco o nulla, è il tink tank Carteinregola che ha analizzato e studiato 6 parcheggi privati interrati su suolo pubblico e autorizzati con la tecnica della concessione.

Dove  sono i "finti" cantieri per il Giubileo

I "finti" parcheggi del Giubileo sono in piazza Risorgimento, piazza Prati degli Strozzi, Lungotevere Flaminio, largo Capponi, Lungotevere Castello e via della Renella. Spazi centralissimi concessi ai privati per bucare il sottosuolo e vendere poi i posti auto ai privati, realizzando un super business e questo perché i cosiddetti “posti a rotazione”, cioè disponibili per la cittadinanza saranno pochissimi.

Scrive Anna Maria Bianchi Missaglia su carteintregola.it: “Nelle schede degli interventi del Giubileo è indicato che molti dei parcheggi interrati privati su suolo pubblico saranno collaudati dopo la fine dell’evento e, soprattutto, che sono stati tutti oggetto di convenzione con il Comune, ma a noi non risulta. Chiediamo al Sindaco Commissario Gualtieri chiarezza e trasparenza”.

Poi spiega nel dettaglio: “Con il secondo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il Governo ha approvato l’8 giugno scorso la proposta di programma dettagliato degli interventi connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, che contiene la rivisitazione degli interventi “essenziali ed indifferibili”, approvati con il DPCM del 15 dicembre 2022, e l’inserimento di ulteriori interventi “essenziali”. Sono confermati i parcheggi interrati già inseriti, e ne sono stati aggiunti altri, parcheggi che saranno realizzati da privati su suolo pubblico, in gran parte pertinenziali, cioè da concedere – vendere – a privati per 90 anni, e per una piccola quota destinati alla sosta rotazionale a pagamento. Nel primo gruppo ci sono i parcheggi classificati “essenziali e indifferibili”, cioè “gli interventi da consegnare in tempi coerenti ai fini del corretto svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025“, nel secondo gli interventi solo “essenziali” , cioè che “che hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo” o, “in subordine”,”dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali“.Ma se andiamo a vedere i cronoprogrammi, i parcheggi previsti porteranno ben pochi vantaggi per i pellegrini o i romani durante il Giubileo, dato che saranno in gran parte funzionanti – se tutto va bene – a Giubileo quasi o del tutto concluso: Piazza Risorgimento (intervento indifferibile): collaudo I Trimestre 2025, Lungotevere Castello (intervento indifferibile): collaudo IV Trim. 2025; Lungotevere Flaminio, via della Renella, Largo Capponi, piazza Prati degli Strozzi  (inteventi essenziali) collaudo I Trim 2026; Via Guido Reni (essenziale) collaudo I Trim 2026/ IV 2027 (dettagli in calce). E, a parte il parcheggio di Piazza Risorgimento, adiacente al Vaticano, che nel I trimestre del 2025 dovrebbe almeno vedere il collaudo della piazza e quello – parziale – del parcheggio, l’altro parcheggio idifferibile, accanto a Castel Sant’Angelo, dovrebbe vedere il completamento della sistemazione superficiale nel III trimestre del 2025 e il relativo collaudo nel IV trimestre”.

Le domande al sindaco Roberto Gualtieri: “Perché sono stati inseriti nel dossier Giubileo?

Scrive ancora la Bianchi Missaglia: “L’unica spiegazione è che tali interventi possono così usufruire delle procedure accelerate grazie ai poteri speciali del Sindaco Commissario che può “operare a mezzo di ordinanza, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea” ; e “in caso di dissenso, diniego, opposizione o altro atto equivalente proveniente da un organo di un ente territoriale interessato” “il Commissario straordinario propone al Presidente del Consiglio dei ministri le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi”.

Ma che senso ha accelerare le procedure e derogare a tante normative vigenti – che, non dimentichiamolo, sono in genere poste a tutela dell’interesse pubblico, del patrimonio collettivo, dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini – per realizzare opere che non solo non saranno utili per il Giubileo, ma neanche per la collettività, visto che sono parcheggi realizzati da privati, con capitali privati e destinati – venduti – ai privati che se li possono permettere?

Ma non è tutto: nel DPCM vengono indicati per tutti questi parcheggi, alla voce “altre fonti di finanziamento” “Soggetto privato titolare di convenzione PUP” intendendo i soggetti proponenti di interventi inseriti nel “Piano Urbano Parcheggi”, la cui ultima vigente versione risale al novembre 2008. Eppure alcuni interventi ci risultano non aver mai raggiunto la stipula della convenzione. Non solo il Parcheggio di lungotevere Castello, di cui, in seguito a accesso agli atti abbiamo avuto conferma dal Dipartimento Mobilità: non ci risultano convenzionati – ma faremo richiesta di accesso – gli interventi di Via della Renella Lungotevere Flaminio Largo Capponi . Quest’ultimo intervento ci risulta addirittura essere stato inserito con una semplice Delibera della Giunta Alemanno (non più Commissario straordinario) il 22 maggio 2013, pochi giorni prima di lasciare il Campidoglio, in un elenco di possibili nuove localizzazioni. E nessun inserimento definitivo: la stessa Delibera di Giunta si conclude con l’indicazione che “dovrà essere acquisito il parere dei Municipi competenti“(.

Cosa dice l'Anac per questo tipo di opere

“Scondo l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici oggi ANAC, sono “da ritenersi rientranti nella nozione di opera pubblica“? L’Autorità nel 2012 aveva messo per iscritto in una Deliberazione che il Comune di Roma affida gli interventi del PUP “sulla base delle semplici proposte presentate dai privati oltre venti anni fa, protraendo fino all’attualità l’effetto di procedure ormai non più coerenti con l’attuale quadro normativo”, precisando che “nel caso di eventuali decadenze delle convenzioni in atto [ma a maggior ragione nel caso di convenzioni mai stipulate, secondo chi scrive] , l’affidamento della concessione del diritto di superficie a un nuovo soggetto non potrà che avvenire nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica previste dalle norme vigenti”.

La domanda finale

“Il Sindaco Gualtieri intende avvalersi dei poteri di deroga proprio per realizzare opere il cui obiettivo a nostro avviso è esclusivamente il profitto privato? Oltre a chiedere trasparenza e soprattutto chiarezza al Sindaco rispetto alle informazioni riportate nel DPCM e sulle procedure in deroga che si intendono utilizzare, resta la domanda: con tutti gli interventi, anche privati, che si potevano inserire per la qualità della vita dei pellegrini del Giubileo e dei cittadini romani, davvero i parcheggi interrati in luoghi ben serviti dal trasporto pubblico, erano/sono una priorità?

Leggi tutta la documentazione di Carteinregola

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