Giunta Rocca: la quote rose garantite solo da FdI ma l'Udc chiede spazio
Ultime trattative nella notte tra i partiti della coalizione. Sciolto il capriccio della Lega, Cangemi sarà assessore. Lo scudo crociato alza la voce
Regione Lazio, la Giunta di Francesco Rocca è come la tela di Penelope: di giorno la trama cresce, di notte i partiti la smontano filo per filo. Protagonisti dell'attività notturna sono Lega e Udc. I primi chiedono di “salvare il soldato Cangemi” e accontentarlo con un assessorato, l'Udc invece alza la voce e chiede una rappresentanza come “membro di diritto” della coalizione che ha vinto.
A due giorni dallo stop ai “fiati delle trombe Turchetti” imposto dalla road map, nella notte tra il 7 e l'8 marzo ennesima riunione di maggioranza tra i plenipotenziari di Lega, FdI e Forza Italia. Fuori l'Udc. La quadra sui nomi sarebbe pronta ma con una doppia novità in casa Lega: dentro Cangemi con la sahariana da assessore, un passo indietro per la Bonfrisco e la conferma per Ciacciarelli. Dal cilindro del partito di Salvini non escono donne. Idem per Forza Italia, nessuna donna ma la conferma di Cosimo Mitrano e Pino Simeoni.
Fratelli d'Italia al sacrificio in nome delle quote rosa
Dunque, sarà Fratelli d'Italia con i suoi 6 assessori (compresa la sanità al presidente) a doversi far carico delle quote rosa facendo salire a 4 su 6 caselle quelle destinate alle donne con Angelilli vice, Laura Allegrini all'Agricoltura, Laura Corrotti e un'altra lady sulla quale si apre il dibattito interno. Chi sacrificare tra Maselli, Righini e Ghera?
Il presidente alle dipendenti regionali: " Mi impengo per una Regione inclusiva"
La risposta viene dall'impegno del presidente Rocca, ufficializzato per la Festa della Donna con una lettera alle dipendenti della Regione Lazio: “Oggi, nel mio nuovo ruolo istituzionale mi impegno a costruire, come ribadito più volte, una Regione realmente inclusiva per le donne... Celebrare la "Giornata Internazionale della Donna" significa lavorare, in ogni aspetto, per far sì che le pari opportunità non siano uno slogan, ma una realtà”. Scenario che si riprodurrà nelle prossime ore con la Giunta che nella rappresentanza di Fratelli d'Italia, sarà a trazione femminile.
Marco Di Stefano, Udc: "Una coalizione non è la sintesi di operazioni matematiche"
L'ultimo nodo da sciogliere è quello dei centristi dell'Udc. Con un duro comunicato di “rivendicazione” i protagonisti del ritorno dei centristi in Regione Lazio avvertono gli alleati: “ “Leggiamo da notizie stampa che il nostro partito non viene mai tenuto in considerazione nella composizione del governo della Regione Lazio”, evidenziano Marco Di Stefano, capogruppo Udc in Assemblea Capitolina e coordinatore Udc per il Lazio, e i responsabili provinciali dell’Udc Mario Tortorelli, Riccardo Roscia, Gino Stella e Vincenzo Rinaldi. Che proseguono: “Nel ricordare lo straordinario sforzo messo in campo con strumenti e mezzi decisamente differenti dai nostri alleati per riportare lo Scudo Crociato all’interno della Pisana, e soprattutto nel ricordare che una coalizione politica non è la sintesi di operazioni matematiche, ma il risultato di una condivisione e di un programma politico con valori e ideali annessi, chiediamo con forza al nostro Segretario nazionale Lorenzo Cesa di rivendicare la dignità politica di un alleato che non può attendere in Consiglio regionale gli importanti atti votati nella Giunta presieduta dal Presidente Rocca: relegarci a tale ruolo significa metterci nelle stesse, identiche condizioni in cui si troveranno le opposizioni. Ciò è intollerabile; la storia insegna che i grandi partiti hanno sempre avuto il senso di responsabilità di includere e mai di escludere, tra l’altro per mere questioni correntizie. Escluderci significa contraddire la volontà popolare di chi ha votato il centrodestra”.