Gli rubano l'azienda con la firma digit: "E' falso" la CdC di Roma lo denuncia
L'imprenditore romano che ha accusato la Camera di Commercio su Tik Tok, denunciato per diffamazione: “Ha ceduto l'azienda firmando su carta”
“Gli rubano l'azienda con la firma digitale, la denuncia su Tik Tok” costerà cara ad Alexandro Ladaga, l'mprenditore romano che ha scelto di raccontare la storia della sua società utilizzando il social: la Camera di Commercio di Roma, chiamata in causa da Ladaga nel suo video che ha fatto il giro della Rete, ha deciso di querelarlo per diffamazione.
La replica della Camera di Commercio è durissima e smentisce con la sua ricostruzione dei fatti quando denunciato dall'uomo che, a suo dire, avrebbe perso l'azienda per colpa di una forma digitale. Scrive la Cdc in una nota: “Le affermazioni riportate dal Sig. Alexandro Ladaga in un video su Tik Tok, riprese da alcuni siti social sono tendenziose, false e prive di qualsiasi fondamento. La ricostruzione dei fatti, partendo da una falsa premessa, risulta dolosamente strumentale: utilizza, infatti, solo alcune parti di sentenze penali e civili che, invece, smentiscono, se lette nella loro interezza, tassativamente e categoricamente tutte le dichiarazioni del Sig. Alexandro Ladaga. Tali dichiarazioni, peraltro, sono gravissime perché mettono in discussione la correttezza e la trasparenza delle procedure utilizzate dal sistema pubblico delle Camere di Commercio e la fondamentale funzione istituzionale di garanzia della fede pubblica nell’ambito delle transazioni commerciali. L’Ente Camera di Commercio di Roma afferma con forza il pieno rispetto della legge e l’assoluta legittimità delle procedure utilizzate per il rilascio della firma digitale.
"Tutte le omissioni di Ladaga"
Il Sig. Ladaga, nel suo video, omette di dire che gli atti di cessione di quote a cui si riferisce sono stati firmati in forma autografa (firme apposte su atti cartacei) e sono, pertanto, validi a tutti gli effetti. La firma digitale - correttamente rilasciata - è stata utilizzata solo per il successivo invio al Registro delle Imprese, per l’iscrizione a fini di pubblicità e di opponibilità ai terzi. Il presunto furto di identità digitale lamentato dal Sig. Ladaga non esiste. Pertanto, si tratta soltanto di un escamotage, creato strumentalmente, per dare rilevanza mediatica alla vicenda”.
La conclusione e la diffida a far circolare il video
“La Camera di Commercio, a tutela dell’assoluta correttezza del proprio operato, informa che, tramite i propri legali, ha sporto querela per diffamazione nei confronti del Sig. Alexandro Ladaga. Informa, inoltre, che darà esecuzione alla sentenza per il recupero delle spese di giudizio cui il Sig. Ladaga è stato condannato. Infine, la Camera di Commercio di Roma diffida chiunque riprenda i contenuti e dia ulteriore diffusione al video postato su Tik Tok, informando che agirà legalmente sia in sede civile che penale”.