Italia Reale a congresso: i monarchici si confrontano sul ruolo in politica

Due giorni di lavoro di Italia Reale per rinnovare i vertici e affrontare i nodi caldi del Paese: fisco, Europa, famiglie, lavoro

Roma

Sabato 25 e domenica 26 febbraio il nuovo congresso che vedrà ritrovarsi, per un confronto aperto e a tutto tondo, i monarchici di Italia Reale, unitamente ad altri gruppi.

Dopo le ultime esperienze elettorali, che hanno visto “Italia Reale” impegnata, spesso in solitaria o in mini-coalizioni alternative al sistema, si pone ora la questione - fondamentale - di ri-definire e confermare la presenza dei monarchici in politica: per non essere l’ennesimo cespuglio, ma una componete storica e valoriale per i troppi partiti senza radici.

“Non è importante cambiare maggioranza: è importante cambiare il sistema. - con queste parole il presidente nazionale Massimo Malluci de Mulucci ha annunciato la convocazione dei lavori congressuali - Il momento ci impone di ripensare lo Stato e di porre un freno a questa super Europa di tecno-burocrati, che fanno gli affari loro e colpiscono i risparmi delle famiglie”.

Italia Reale da sempre contro i privilegi della classe politica

I monarchici di Italia Reale sono pronti al confronto e all’impegno su tutti i temi, soprattutto per dire basta ad una classe politica colma di privilegi e che non rinuncia a nulla, ma non garantisce lavoro e futuro, generando un sistema che vede sviluppare solo miseria, povertà e disoccupazione.

Al centro del dibattito anche la questione della riforma del Fisco - esoso e pressoché incontrollato - che è ormai urgente e improcrastinabile, poiché sempre più genera disperazioni che arrivano al suicidio: “le tasse devono colpire i redditi, mai la proprietà in quanto tale” ricorda in tal senso il presidente Mallucci. Ad una politica di sola immagine e di slogan ridondanti i monarchici di Italia Reale si offrono contrapponendo un’anima di competenza e concretezza, con particolare attenzione per la salvaguardia dei valori e la difesa delle identità, contro la globalizzazione e i poteri forti dell’economia mondialista. La conferma di questo bisogno emerge altresì rilevando i dati drammatici sulla sicurezza nei posti di lavoro: oggi l’Italia, in Europa, ha il numero maggiore di incidenti sul lavoro, ma i salari più bassi e i contributi più alti. Occorre ripensare: innanzitutto porre la famiglia al centro della società ed attuare una politica di aiuti finanziari a favore di chi si occupa di anziani e bambini in modo sussidiario allo Stato. Ecco che la presenza della componente monarchica può ridare slancio e serietà alla politica stessa e generare un recupero dei sempre più numerosi insoddisfatti e astenuti verso una partecipazione attiva.

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