Maxi frode con le sponsorizzazioni sportive: 114 indagati nell'area di Latina

La guardia di finanza di Latina ha scoperto una frode fiscale da oltre 17 milioni di euro realizzata attraverso le sponsorizzazioni sportive

Guardia di Finanza Gdf
Roma

La guardia di finanza di Latina ha scoperto una frode fiscale da oltre 17 milioni di euro realizzata attraverso le sponsorizzazioni sportive. L’inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica ha coinvolto numerosi imprenditori, prevalentemente operanti nell’area del sud-pontino.

 Secondo quanto emerso era stato messo in piedi un complesso sistema di false fatturazioni con lo scopo di ottenere – per ingenti importi – non solo l’evasione di IVA e imposte dirette, ma anche la sottrazione agli obblighi contributivi e previdenziali.

L'operazione della Finanza

In particolare, l’attività, condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fondi, ha coinvolto 114 soggetti tra aziende della zona e Associazioni Sportive Dilettantistiche di svariate discipline (calcio, tennis da tavolo, basket, sci, pallavolo, pallamano e ciclismo) dislocate in tutto il territorio della provincia di Latina, Tutti sono stati denunciati per Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) e Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Per alcuni anche l’ipotesi di reato di autoriciclaggio.

Il gioco degli sponsor

Dalle prime ricostruzioni dei fatti le associazioni sportive avrebbero sottoscritto contratti con le imprese sponsor impegnandosi all’affissione di striscioni pubblicitari presso i vari campi/strutture di gioco e sulle divise dei giocatori/atleti in occasione di eventi sportivi o mai avvenuti oppure senza alcun impatto mediatico o proiezione esterna.

Altri filoni

Oltre a questo, che è il filone principale, ulteriori irregolarità sono state ipotizzate a seguito dell’esame della contabilità di alcune società sponsor, con riferimento a diverse fatture relative sia ad acquisti di materie prime provenienti da società esistenti solo sulla carta, domiciliate in luoghi o indirizzi inesistenti, sia alla somministrazione illecita di manodopera da parte di società create al solo scopo di assorbire gli oneri contributivi e previdenziali che altrimenti sarebbero ricaduti in capo alle imprese principali.

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