Omicidio Mollicone, c'è la sentenza d'appello: nessuno ha ucciso Serena

A 23 anni dal delitto di Arce il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco, e la moglie Annamaria sono stati assolti

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Roma

A 23 anni dall'omicidio di Serena Mollicone, la giovane di Arce uccisa nel 2001, è arrivata la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Roma: il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco, e la moglie Annamaria sono stati assolti. 

Nessun colpevole, dunque, per la morte di Serena Mollicone

Anche i Carabinieri

Assoluzione anche per i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Il verdetto, che conferma quello di primo grado, e' stato pronunciato dal presidente della Corte, Vincenzo Capozza, dopo circa tre ore di Camera di Consiglio. I giudici hanno lasciato l'aula alle 14.10 e sono usciti con la decisione alle 17.15.

Le richieste dei sostituti procuratori

I sostituti procuratori generali Francesco Piantoni e Deborah Landolfi avevano chiesto la condanna a 24 anni per l'ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, a 22 anni per il figlio Marco e per la moglie Annamaria. Per Francesco Suprano avevano chiesto quattro anni, dopo che l'imputato aveva rinunciato alla prescrizione, e per Vincenzo Quatrale l'assoluzione. 

L'ex maresciallo

''Ho sempre detto che non c'entravamo niente''. Così Franco Mottola, ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se con la sentenza sia stata fatta giustizia, lasciando la Corte d'Assise d'Appello di Roma che l'ha assolto dall'accusa di omicidio nel processo per il delitto di Serena Mollicone.

Lo zio di Serena

"Le decisioni di un tribunale, anche se non sono d’accordo, le rispetto comunque”. Lo ha detto Antonio Mollicone lo zio di Serena, la studentessa di Arce uccisa a 18 anni nel giugno 2001. Oggi la corte d’Appello di Roma ha confermato la sentenza di assoluzione per la famiglia Mottola. “A nome mio e della mia famiglia dico che sentiamo il diritto e il dovere di continuare a cercare la verità per dare giustizia a Serena. La società che non cerca verità e giustizia si demolisce da sé”.

L'abbraccio agli avvocati

Il maresciallo Franco Mottola, ex comandante della caserma di Arce, e il figlio Marco hanno abbracciato gli avvocati alla lettura del dispositivo della Corte d'Assise d'Appello di Roma, che ha confermato l'assoluzione arrivata in primo grado.

La ricostruzione del delitto

Il processo d'Appello prende il via il 26 ottobre 2023 e la Corte d'Assise d'Appello di Roma, presieduta da Vincenzo Capozza, accoglie la richiesta del procuratore generale di riaprire l'istruttoria. Seguono quasi nove mesi di udienze nel corso delle quali, oltre ai consulenti, vengono ascoltati 44 testimoni, tre mai sentiti in dibattimento. Serena Mollicone scompare il 1 giugno del 2001. Quella mattina esce di casa presto, dopo aver preparato la colazione al padre, con cui vive sola dalla scomparsa della mamma. Deve andare all'ospedale di Sora dove ha un appuntamento fissato da qualche giorno per un'ortopanoramica. Da quel momento però non farà più ritorno a casa. Il suo corpo verrà ritrovato due giorni dopo, abbandonato sull'erba vicino a un mucchio di rifiuti nel bosco di Fonte Cupa, in località Anitrella. Serena viene trovata con mani e piedi legati, nastro adesivo sulla bocca, e un sacchetto dell’Eurospin in testa.

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