Rifiuti Roma: termovalorizzatore a Santa Palomba e discarica al Divino Amore

Il “piano per far uscire la città dall'emergenza nasconde anche un progetto politico: la fine dell'alleanza in Regione Lazio tra Pd e Cinque Stelle

Roma
Condividi su:

Il termovalorizzatore a Santa Palomba e sullo stesso asse stradale, quello dell'Ardeatina, la discarica di servizio al Divino Amore, in località Falcognana. E poi la “fine della copertura politica” del Pd su Nicola Zingaretti che incassa con amarezza il via libera di Enrico Letta al “piano Gualtieri”, dopo quasi due lustri in cui aveva ripetuto come un mantra la sua fede incessabile a un sistema di gestione dei rifiuti di Roma affidato ad un impianto che brucia rifiuti e produce energia.

Infine, la richiesta della Lega di una seduta urgente di commissione per la modifica del piano regionale dei rifiuti 2019-2015 per mettere un po' d'ordine nel caos istituzionale scatenato dalla proposta del sindaco di Roma di uscire dall'emergenza rifiuti nel più breve tempo possibile. Fosse anche in tempo per il Giubileo del 2025, per il quale Roberto Gualtieri è stato già nominato Commissario straordinario. E proprio grazie ai super poteri concessi dalla legge, potrà accelerare l'iter della discarica e del termovalorizzatore, superando gli ostacoli della burocrazia in materia ambientale. Resta il nodo politico del rapporto con l'alleato Cinque Stelle, ma anche qui il calcolo è presto fatto: impossibile una crisi che porti ad elezioni regionali anticipate, è evidente che lo strappo aperto con un progetto di gestione dei rifiuti di Roma porterà Pd e % Stelle a correre separati. E dopo le elezioni, ci sarà la resa dei conti.

Gli effetti del termovalorizzatore romano sugli assetti di Governo

Insomma, il Consiglio Comunale di mercoledì 20 aprile passerà alla storia come uno spartiacque tra la città immobile e una rivoluzione negli assetti politici romani. Anche perché in questo scenario, se Forza Italia ha festeggiato l'approvazione del nuovo testo della Legge si Roma Capitale, l'ipotesi della discarica di servizio al Divino Amore potrebbe far cambiare le relazioni tra gli alleati di Governo. Per chi lo avesse dimenticato, il Divino Amore, oltre ad essere i santuario dei romani, è anche zona di influenza di Renato Brunetta, il quale già una volta si è messo alla testa dei comitati cittadini per il no alla discarica.

Ma perché proprio Santa Palomba e il Divino Amore, uniti dal destino di salvare Roma dai rifiuti?

La riposta è nel piano Ama che individua nell'estrema periferia di Roma, al confine col Comune di Pomezia, un impianto che dovrebbe prendere il posto del “biodigestore” ipotizzato da Virginia Raggi. In quella specie di “terra di nessuno”, tra capannoni, aziende, e il terminal ferroviario, il termovalorizzatore avrebbe una collocazione strategica: ci sono stare ma soprattutto c'è la ferrovia che “permetterebbe il trasporto green dei rifiuti” e lo smaltimento dei residui di combustione. E sempre sull'asse della ferrovia Roma-Nettuno, c'è anche la discarica di materiali ferrosi, il fluff, dell'Ecoferr, al chilometro 15 dell'Ardeatina, a pochi metri dalla futura Stazione Ferroviaria del Divino Amore, inserita nell'Accordo di Programma Rfi-Regione Lazio che la Regione Lazio ha volutamente congelato.

Dunque, il piano perfetto per uscire dall'emergenza. Restano solo i dubbi sulla tecnologia ipotizzata da Gualtieri, superata ormai dai gassificatori di nuova generazione e il nodo politico.

Termovalorizzatore Roma, si apre la crisi in Regione Lazio: M5S e Pd divisi

Il re di Malagrotta, Cerroni, contro Gualtieri: “Tecnologia del secolo scorso”