Roma, armato di bottiglia aggredisce i vigili e loro gli puntano la pistola

Un uomo ha creato il panico a Roma, in zona stazione Termini. Botte, lanci di bottiglie, urla: gli agenti hanno estratto le pistole. Scoppia la polemica

Roma

Torna la paura a Termini. Un uomo ha creato il panico in via Giolitti, proprio a ridosso della stazione ferroviaria. Botte, lanci di bottiglie, urla. Una situazione di pericolo a cui gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno risposto estraendo le pistole d'ordinanza puntandole verso lo straniero.

Pistola in pugno

Secondo quanto si apprende, sono stati gli agenti del I gruppo Trevi e del Gssu della polizia locale di Roma Capitale a intervenire intorno all'una di lunedì 21 agosto per un uomo in escandescenza che stava picchiando una donna, a quanto sembra la propria compagna. Particolarmente aggressivo, alla vista dei caschi bianchi si è scagliato contro di loro. Poi, armato di un coccio di vetro ricavato da una bottiglia rotta, ha provato a colpire i due agenti, con uno che al fine di contenerlo ha estratto la pistola d'ordinanza. In ausilio è poi intervenuta una pattuglia della polizia di Stato. 

La fuga poi l'arresto

Riuscito a scappare, l'esagitato è stato poi rincorso e bloccato dagli stessi agenti, non senza difficoltà. Accompagnato negli uffici del comando di via Macedonia ha danneggiato il vetro della pattuglia. Senza documenti, straniero, è stato portato al fotosegnalamento.

 

Sulpl all'attacco

Il caso ha riportato in auge due problemi: la sicurezza a Termini e l'armamento dei vigili. Sull'episodio è intervenuto il Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che per voce del segretario romano Marco Milani denuncia: "Il problema della sicurezza nelle grandi metropoli, coinvolge quotidianamente le polizie locali, ormai presenza prevalente sul territorio, anche a causa dei "tagli" che le forze statali hanno subito negli ultimi tre decenni. Tale mutato contesto urbano rende necessaria una riorganizzazione dei corpi, a partire da una riforma di legge nazionale che preveda degli standard nell'equipaggiamento e nella formazione degli operatori, per finire all'equiparazione di riconoscimento e tutele agli operatori di tutte le altre forze di polizia. Chiediamo un'assunzione di responsabilità anche alle amministrazioni locali, le quali nei loro contratti considerano l'attività di polizia locale al pari se non peggio di quella degli altri impiegati. Il comune di Roma, ad esempio, considera categoria usurante le maestre d'asilo e non noi, eppure difficilmente ci troveremo mai ad assistere a impiegati amministrativi cui vengano richiesti interventi tanto pericolosi".

Affondo dell'Ugl

Il segretario provinciale di Roma della UGL Autonomie, Sergio Fabrizi, affonda il colpo dichiarando di voler attendere la presa di posizione del Comandante Angeloni e del Sindaco Gualtieri sulle modalità di intervento fatte dagli agenti, perché deve essere chiaro all'opinione pubblica il ruolo e le responsabilità giuridiche della Polizia locale nell'ambito della sicurezza urbana e sia riconosciuto un diverso trattamento contrattuale in tema di risorse sui tavoli di concertazione, in attesa dell'agognata riforma della legge quadro nazionale da parte del Governo."

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