Roma: Gualtieri gioca a carte, la lega a Tombola: Celli, ricreazione finita
La presidente del Consiglio Comunale, Celli, prova a rimettere in riga gli eletti: “Atteggiamenti e linguaggio adeguati”
Sindaco che gioca a carte sul telefonino, consigliere della Lega che entra in aula con la tombola, per finire con le allusioni sessiste (ma non troppo e con tanto di scuse ad una consigliera: contro il logorio dell'aula Giulio Cesare, la noia e gli atteggiamenti dal circolo Acli, la presidenza dell'Assemblea sceglie di non scegliere.
Nessun provvedimento ma solo un “monito” per ricordare gli articoli che disciplinano il comportamento dei consiglieri e un maggior controllo. L'Ufficio di presidenza, a guida Svetlana Celli sceglie la linea soft, ricordando che “Le consigliere e i consiglieri dovranno svolgere la propria funzione all’interno dell’Aula Giulio Cesare coerentemente con il ruolo e la responsabilità istituzionale ai quali sono chiamati, utilizzando atteggiamenti e un linguaggio adeguati".
Le punizioni per chi sgarra
La Celli rammenta che "Nello stesso regolamento sono previsti anche i provvedimenti – richiamo, esclusione e nei casi più gravi censura - che possono essere adottati per i comportamenti non consoni. All’interno della zona riserva ai banchi del Consiglio e della Giunta non potranno essere presenti persone non autorizzate”.
Fine della ricreazione?