Roma, invalida civile per sentenza del Tribunale: dimenticata dall'Inps

Ha diritto alle pensione di invalidità civile all'accompagno con una sentenza del Tribunale di Roma del 2022, omologata a febbraio scorso, ma l'Inps fa finta di niente. Settantasette anni, vedova, con una capacità motoria che le impedisce quasi di uscire di casa, Rossana C. si è quasi arresa: “Al call center mi dicono che la pratica è in lavorazione”.

“Hanno commissariato l'Inps? Hanno fatto bene, basta che ora finiscano di trattare le persone come numeri e ritrovino un po' di umanità”, commenta con amarezza la donna, che ha presentato la domanda nel febbraio del 2022 e da allora è dovuta ricorrere al Tribunale per ottenere quanto prescrive la legge.

L'Inps la costringe alla causa ma poi non fa opposizione alla perizia tecnica

Un anno per avere ragione, considerando che l'Inps l'ha costretta a ricorrere ad una perizia medica aggiuntiva rispetto a quanto certificato e lo stesso Istituto poi non ha neanche depositato alcuna contestazione. Non paghi di aver perso, di aver rinunciato a proseguire la battaglia legale, i burocrati dell'Inps hanno preso la sentenza e hanno fatto finta di niente, perché la donna lo scorso 22 febbraio ha spedito moduli e sentenza, chiedendo ovviamente anche gli arretrati. E l'Inps? Silenzio totale, quasi una decisione del Tribunale fosse carta straccia.

Inps dovrà pagare indennità , arretrati, spese del perito e spese lagali

A proposito: nonostante i certificati medici la donna è dovuta ricorrere al Tribunale del lavoro e sottoporsi ad una perizia. Ora l'Inps dovrà pagare le pensione, le indennità, gli arretrati, il costo del perito e le spese legali. Non è solo folle burocrazia ma è evidente il danno erariale.

Inutile chiedere all'Inps quanto sono le domande di invalidità in giacenza.