Roma, omicidio al Colosseo: si costituisce l'assassino. "Ucciso per una bici"

L'assassino del bengalese nel parco di Colle Oppio è un pakistano di 47 anni: aveva rimproverato la vittima perché si era poggiato sulla sua bicicletta

Carabinieri
Roma

Una lite banale. Un raptus che ha portato ad un omicidio. A due passi dal Colosseo, nel parco del Colle Oppio. L'assassino si è costituito alla Polizia poche ore dopo aver tagliato la gola con una bottiglia rotta a un bengalese: si tratta di un pakistano di 47 anni.

Lo ha rimproverato perché si era appoggiato alla sua bicicletta ed è stato ucciso, sgozzato con un coccio di bottiglia nel parco di Colle Oppio. È questo il movente dell’omicidio di mercoledì sera, 26 luglio, in via della Domus Aurea di un cittadino bengalese di 46 anni trovato senza vita dei carabinieri con una profonda ferita da taglio alla gola.

Accusato di omicidio volontario

Accanto al corpo c’era proprio la bicicletta oggetto della lite scoppiata fra lui e un pakistano di 47 anni che dopo il delitto è fuggito ma si è costituito presso gli uffici del commissariato Celio della polizia. Gli agenti in servizio hanno poi avvertito i carabinieri della compagnia Piazza Dante, titolari delle indagini, che hanno arrestato l’uomo per omicidio volontario. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.

Le testimonianze

I carabinieri, intervenuti poco dopo le 21 sul luogo dell'omicidio, si erano subito messi a caccia del killer. Avevano raccolto delle testimonianze che riconducevano al Pakistano che si era dato alla fuga. Sentitosi braccato l'uomo si è presentato nel vicino commissariato Celio ammettendo le proprie responsabilità.

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