DAZN, problemi tecnici e utenza unica: Giorgetti convoca vertici al ministero

Disservizi per 3 utenti su 4. Li fotografa l'indagine di Youtrend e Altroconsumo. E quest'ultima chiede un cambio di rotta, anche alla Lega Calcio

Sport
Condividi su:

Altroconsumo lancia una petizione per chiedere a DAZN di ridurre i prezzi dei suoi abbonamenti, a seguito della decisione di impedirne la condivisione su due utenze, ma soprattutto per i problemi tecnici che riguardano tre abbonati su quattro. E la polemica sul pezzotto investe anche.... Enrico Mentana!

Il dato sull'insoddisfazione degli utenti DAZN emerge con chiarezza nell'indagine realizzata dal noto istituto di ricerca Youtrend, in collaborazione con Altroconsumo. Il 77% degli spettatori del calcio in streaming ha sperimentato almeno una volta disservizi di tipo tecnico, ma tra chi ha una linea Internet lenta la percentuale di insoddisfatti sale addirittura all'87%. Il momento topico di queste disfunzioni è stato lo scorso 23 settembre, con interruzioni fino a mezz'ora durante Torino-Lazio e Sampdoria-Napoli. DAZN ha deciso di rimborsare una mensilità di abbonamento ai clienti interessati, ma solo a quelli che le risultavano effettivamente davanti allo schermo durante le interruzioni. Tra gli intervistati della ricerca Altroconsumo – Youtrend, il 66% non ha ricevuto alcun indennizzo.

La metà degli utenti DAZN è pronta a disdire l'abbonamento

Non solo interruzioni, anzi. Il problema denunciato con maggiore frequenza dagli utenti DAZN è il rallentamento della trasmissione, segnalato da 3 intervistati su 4. La scarsa qualità dell’immagine è stata riscontrata da 2 utenti su 3 almeno una volta. Il malcontento generato da questi problemi è stato esasperato dalla recente decisione di permettere di vedere le partite solo da un dispositivo: più della metà degli intervistati si dice pronto a disdire l'abbonamento, nel caso le cose non cambiassero, e non a caso in Rete aumentano le ricerche sul famoso “pezzotto”, una pratica illegale che rientra nella pirateria, ma che negli ultimi anni è stata scelta da moltissimi utenti. A questo proposito, su Internet imperversa anche la polemica sulle parole di Enrico Mentana, che ha annunciato le decisioni di DAZN dicendo: “Verso la stretta contro i furbetti del pezzotto". Ovviamente il doppio dispositivo usato dagli utenti DAZN è (o era) perfettamente legale e non ha nulla a che fare con la pirateria. 

“La Serie A deve andare anche su satellite e digitale terrestre”

Lorenzo Pregliasco, noto ricercatore di Youtrend, commenta così i dati emersi dalla ricerca: "Ben l'88% degli abbonati DAZN intervistati si dice convinto che i consumatori dovrebbero poter vedere la Serie A non solo in streaming ma anche con satellite o digitale terrestre. L'orientamento è nettissimo anche tra chi non ha avuto problemi tecnici con la piattaforma DAZN (89%), segno che è una richiesta trasversale tra gli abbonati. Oltre 8 su 10, inoltre, chiedono alle istituzioni di intervenire concretamente a loro tutela. L'idea di svolgere questa rilevazione in collaborazione con Altroconsumo nasce dalla volontà di capire se le lamentele degli ultimi mesi sul servizio di Dazn fossero solo ‘rumore di fondo’ sui social media o se ci fosse invece un effettivo e diffuso malcontento tra gli abbonati. I dati ci permettono di dire che l'insoddisfazione è reale, e che riguarda anche le modalità di assegnazione dei diritti televisivi del calcio, visto che quasi 9 utenti su 10 vorrebbero poter vedere la Serie A anche su altri sistemi di trasmissione come satellite o digitale terrestre". 

“La Lega Calcio faccia una riflessione sul calcio in streaming”

“Ormai è chiaro: la questione DAZN necessita di una riflessione molto più ampia e non riguarda solo il comportamento di una singola azienda, che pure noi per primi chiediamo con forza sia corretto e rispettoso degli impegni presi con tifosi e abbonati. La ricerca che abbiamo voluto condurre insieme a Youtrend ci mostra alcuni problemi dell’oggi, ma ancor più solleva importanti temi per il futuro di questo mercato molto remunerativo, in cui sono sempre di più gli utenti a fare le spese, e delle sue regole del ‘gioco’. Ecco perché va avviata subito una riflessione che chiami in causa gli attori che hanno concorso a vario titolo e in varie fasi a determinare la situazione a cui siamo giunti", ha dichiarato Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo. “Pensiamo in primis alla Lega Calcio, responsabile delle modalità operative con cui si è svolta l’assegnazione dei diritti e che oggi si sta disinteressando dei disservizi e dei possibili danni ai consumatori (come, ad esempio, l’ultima ipotesi di blocco all’utilizzo di più device) non prendendo una netta posizione e non vigilando adeguatamente sull'erogazione del servizio”. 

“Bisogna rivedere le leggi sui diritti televisivi del calcio”

Federico Cavallo chiama in causa anche il Legislatore nazionale: “La legge Melandri era nata nel 2008 con tutt’altro intento, ovvero garantire proprio la libera concorrenza del mercato. La situazione attuale è senza dubbio molto distante da quei propositi. All'epoca nessuno avrebbe mai preso in considerazione lo streaming come strumento di trasmissione e, nonostante gli sforzi in corso, il nostro è ancora un Paese con importanti lacune concorrenziali e profonde diseguaglianze digitali che andrebbero colmate e non accentuate. È giunto perciò il momento di rivedere il quadro normativo per promuovere la tutela del consumatore finale, anche rafforzando i poteri delle autorità e in particolare dell’Agcom. In generale, serve porre nuove e migliori condizioni per favorire la fruizione di qualità dei contenuti sportivi. Se ciò non avverrà, Altroconsumo ha allo studio nuove iniziative che non tarderà a mettere in campo a tutela dei consumatori”, oltre alla petizione già lanciata.

Dazn, azienda risponde a Giorgetti, disponibili al confronto

Dazn ha fatto sapere di aver accolto l'invito del ministro, Giancarlo Giorgetti, per un incontro al Mise martedi' prossimo. "Come di consueto siamo disponibili alla collaborazione e al confronto con le autorita' e le istituzioni", si legge in una nota della piattaforma streaming, "a questo riguardo, abbiamo prontamente accolto l'invito da parte del Ministro e della Sottosegretario dello Sviluppo Economico e dell'On. Anna Ascani, a un confronto da svolgersi all'inizio della prossima settimana".

Giorgetti, insieme con la sottosegretaria Anna Ascani che ha la delega sulla materia, ha invitato i rappresentanti Dazn martedi' prossimo alle ore 15 "per fare chiarezza, a tutela dei consumatori, anche sulle ultime decisioni dell'azienda che detiene i diritti tv del calcio di serie A".


Nota Metodologica: L'indagine Youtrend è stata fatta in collaborazione con Altroconsumo tra il 20 e il 22 ottobre 2021 e ha coinvolto 505 utenti DAZN distribuiti su il territorio nazionale