Fondazione Milano Cortina: l'ad Novari salta il cda, voci di imminente addio
Sulla sua posizione si profila una battaglia politica: secondo rumors avrebbe incontrato il ministro del M5S D'Incà
Rumors: snobba i consiglieri per incontrare il ministro D'Incà
L'ad della Fondazione Milano Cortina Vincenzo Novari non partecipa al cda convocato per oggi, 1 giugno 2022. Un appuntamento fissato da tempo, ma che il manager non rispetta per il sopraggiungere di nuovi impegni. Il pomo della discordia, si mormora, sarebbe un meeting con il ministro grillino Federico D’Incà, titolare dei rapporti con il Parlamento.
Un'assenza sospetta, quella di Novari, anche perché è ormai palpabile il mal di pancia degli enti locali coinvolti nel progetto Olimpiadi 2026 in merito allo stato di avanzamento dei lavori. Persino Mario Draghi ha chiesto una relazione in merito, ma non avrebbe ancora deciso definitivamente di rimuovere Novari.
Se davvero costruirà un asse politico con il M5S, come si sussurra, per rimuoverlo ci vorrà l'impegno comune del Coni e anche delle regioni e dei comuni coinvolti. Una svolta per nulla scontata, soprattutto alla vigilia di una tornata elettorale nella quale il peso del M5S, in coalizione con il centrosinistra, potrebbe rivelarsi decisivo.
La versione di Fondazione Milano Cortina:
In merito all’articolo pubblicato da Affari Italiani in data odierna, dal titolo “Fondazione Milano Cortina: l’ad Novari salta il cda, voci di imminente addio”, la Fondazione Milano Cortina 2026 precisa quanto segue.
L’affermazione secondo cui “L’ad della Fondazione Milano Cortina Vincenzo Novari non partecipa al cda convocato per oggi 1 giugno” è completamente falsa oltre che gravemente lesiva. Il consiglio di amministrazione della Fondazione si è infatti tenuto ieri, martedì 31 maggio, in modalità mista, fisica e telematica: Novari ha attivamente partecipato a tutte le fasi dei lavori, sia al mattino che al pomeriggio, collegato (come del resto molti consiglieri) per via telematica dall’ufficio di Roma. Essendo errata la premessa, ogni successiva speculazione appare priva di qualsiasi riscontro fattuale.