ITALIA RIPESCATA AI MONDIALI: Fifa-Ecuador, decisione clamorosa e ufficiale
Italia ai Mondiali in Qatar al posto dell'Ecuador? La Fifa decide. Cile, Perù e il ripescaggio...
Italia ai Mondiali di calcio? Niente Qatar, addio al ripescaggio. Fifa dà ragione all'Ecuador. Cile ko
Italia ripescata ai Mondiali in Qatar? Italia non ripescata ai Mondiali in Qatar? La seconda risposta è quella giusta. La Commissione Disciplinare della Fifa ha dato ragione all'Ecuador e archiviato il ricorso del Cile sul caso Byron Castillo (che secondo l'accusa sarebbe nato in Colombia e dunque non avrebbe avuto titolo per giocare le qualificazioni mondiali del Sudamerica). Già era quasi impossibile essere ripescati se la nazionale di Quito fosse stata esclusa, adesso mettiamo la parola fine alla telenovela. A meno che non scoppi qualche altro scandalo, per l'Italia di Mancini i Mondiali in Qatar sarà possibile vederli solo dal televisore. Vediamo cos'è successo.
Italia ripescata ai Mondiali di calcio? No. Ecuador vola in Qatar
L'Ecuador parteciperà al Mondiale del Qatar in programma a novembre-dicembre 2022 (sosta della serie A dal 13/11 al 4 gennaio 2023: niente calcio per i tifosi italiani sul finire dell'anno, se non quello delle altre nazionali), addio sogni di ripescaggio per l'Italia (ma in realtà sarebbe stato il Cile o eventualmente il Perù a trarre beneficio da una esclusione dell'Ecuador): la Federcalcio cilena aveva chiesto di sanzionare la nazionale ecuadoriana per aver schierato Byron David Castillo Segura, sostenendo che il calciatore non avesse i documenti per indossare la maglia dell'Ecuador essendo in realta' colombiano. La Fifa ha comunicato che la Disciplinare "dopo aver analizzato le argomentazioni di tutte le parti interessate e considerato tutti gli elementi portati dinanzi ad essa, ha deciso di archiviare il procedimento avviato contro la Fef. Le conclusioni della commissione disciplinare sono state comunicate in data odierna alle parti interessate. In accordo con le disposizioni in materia del Codice Disciplinare Fifa, le parti hanno dieci giorni di tempo per richiedere una decisione motivata".