Allegri-Juventus, Zidane? No, Tudor scalda la "rifondazione bianconera"
Juventus, dal nodo dei due anni di contratto con Max Allegri alle piste che portano a Tudor (più di Palladino)
Juventus-Allegri, il nodo dei due anni di contratto tra Max e i bianconeri
Il dopo Allegri alla Juventus non è ancora iniziato. Il nodo andrà risolto nelle prossime settimane, perchè il contratto dell'allenatore livornese è valido per altre due stagioni (7,5 mln netti più bonus all'anno): un esonero costerebbe una trentina di milioni e questa è un'ipotesi che il club bianconero non ha alcuna intenzione di percorrere. Dunque servirebbe un accordo per un divorzio consensuale. Ma ora ci sono due giornate di campionato da giocare, in cui la Juve dovrà raccogliere più punti possibili cercando di non fare calcoli. "È un momento difficile in campo e fuori dal campo, la Juventus ha sempre affrontato le avversità e si è sempre rafforzata nelle avversità. Oggi ho parlato con il nostro allenatore Allegri, sente la responsabilità della nostra storia ed è determinato con la nostra squadra ad affrontare le due prossime partite per meritare l’Europa in campo”, le parole di un John Elkann fortemente ancorato sul presente e che non ha parlato del futuro della panchina juventina.
Juventus-Zidane? Suggestione
Dunque tutto rinviato a giugno. Il toto-mister in caso di separazione tra Max Allegri e la Juventus? In queste ore sono timidamente ripartite le voci su Zinedine Zidane, ma di concreto hanno poco o nulla.
Certo che il ritorno di Zizou a Torino sarebbe un sogno bellissimo per tutti coloro che hanno il cuore bianconero, ma i costi che comporterebbe prendere l'ex allenatore del Real Madrid sembrano tutto fuorché in linea con il nuovo corso juventino. Stesso discorso per Antonio Conte.
Al momento, la sensazione è che la Signora voglia ripartire da un allenatore giovane e rampante. Un tecnico con una idea di gioco, un bel progetto di calcio e la fame giusta per guidare una squadra che avrà qualche senatore e un bel gruppo di giocatori emergenti.
SEGUE - PALLADINO, TUDOR ... PANCHINA JUVENTUS, LA SITUAZIONE
Juventus, Palladino e il rinnovo con il Monza di Berlusconi e Galliani
Nomi? Tanto si è detto di Raffaele Palladino nei giorni scorsi e certamente l'allenatore del Monza non può non piacere in quest'ottica: il suo lavoro in questa stagione è stato davvero ottimo, lui che arrivò alla guida del club di Berlusconi e Galliani a metà settembre (al posto di Stroppa) riuscendo a guidare subito la squadra alla prima storica vittoria in serie A proprio contro la Juventus (1-0 gol di Gytkyaer). E che ha portato il Monza all'ottavo posto quando mancano solo due giornate alla fine del campionato.
Juventus, Igor Tudor allenatore bianconero? Pista calda
Ma ancor più di Raffaele Palladino (che alla fine potrebbe rinnovare col Monza da qui a qualche giorno), diventa sempre più forte il nome di Igor Tudor. L'ex difensore della Juve a Marsiglia ha fatto benissimo, chiuderà la Ligue 1 al terzo posto dietro la corazzata Psg e a Lens, riuscendo a tenere la squadra in zona titolo fino a poche settimane fa. Benissimo aveva fatto a Verona l'anno scorso, quando sfiorò addirittura la qualificazione in Europa. E l'ambiente Juve non lo conosce solo da calciatore, ma anche sul fronte panchina, visto che fu il vice-Pirlo un paio di stagioni fa. Tudor in pole position. Più sfumate in questo momento le ipotesi legate a Dionisi (che il Sassuolo vuole blindare proponendogli un biennale), Thiago Motta - che quest'anno è stato accostato anche ad altre big (Inter in primis, in parte al Napoli), ma alla fine dovrebbe restare a Bologna - e Vincenzo Italiano (piace al Napoli, ma Commisso pare intenzionato a non volerlo lasciar partire da Firenze)