Milan costretto a traslocare a San Donato, Sala fa deragliare l'ipotesi Milano

Una vicenda già vista con sindaci come quello di Roma, Virginia Raggi, che per anni tenne una posizione ondivaga che finì per fare scappare James Pallotta

Di Giuseppe Vatinno
Beppe Sala
Sport

Milan costretto a traslocare lo stadio fuori città San Donato, il sindaco Sala fa deragliare l'ipotesi Milano

"Una buona notizia per gli sportivi, per il Milan, per i posti di lavoro creati e per i cittadini di San Donato", così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché vicepremier Matteo Salvini. Siamo alla periferia sud-est di Milano – come riporta Libero - la zona in cui il Milan edificherà finalmente il suo stadio dopo anni di tira e molla.

E poi Salvini si rivolge direttamente al sindaco di Milano, per stigmatizzare "l'inerzia, l'incapacità e l'indecisione pluriennale del sindaco Beppe Sala e della sinistra che non governa Milano”. La data cruciale è stata quella di giovedì scorso, 8 febbraio quando si è formalizzato l’acquisto del terreno da SportLifeCity, società controllata dal Milan tramite rogito. La RedBird di Gerry Cardinale ha formalizzato il versamento quasi 40 milioni per le spese relative al progetto.

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Tale cifra era stata in realtà già versata lo scorso giugno come si legge in un comunicato stampa dell’epoca: "Nel corso dell’esercizio il socio di maggioranza ACM Bidco B.V. ha effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale a favore della Capogruppo AC Milan S.p.A. per complessivi 40 milioni necessari per coprire spese e investimenti relativi al progetto “Nuovo Stadio” e per il rafforzamento patrimoniale della Capogruppo”.

Il sindaco di San Donato Francesco Squeri ha dichiarato: "L’impianto avrà 70mila posti, due livelli di parcheggi per 3.500 posti, un albergo, ristorazione, uffici, uno store del Milan, un museo, una grande piazza e un auditorium".

Si è insomma realizzato quello che lo stesso Salvini temeva questa estate quando in una lettera inviata a “La Provincia di Lecco” scriveva: “È noto a tutti il caso dello stadio di Milano, col rischio che Milan e Inter realizzino nuovi impianti fuori città. Sarebbe un colpo durissimo per l’immagine del capoluogo lombardo. Eppure, una vicenda di rilevanza mondiale è incagliata tra polemiche, indecisioni e quelli che il presidente Silvio Berlusconi definiva ‘lacci e lacciuoli".

Lo scorso novembre il leader della Lega aveva scritto anche al Corriere della Sera: "Se lo stadio non c’è a Milano è per colpa del sindaco e di un’amministrazione comunale che hanno perso anni senza far nulla". Sala, sempre sullo stesso giornale aveva replicato facendo lo scaricabarile: “Sullo stadio è tutta colpa del Sindaco. Ma devo tirar fuori le sue dichiarazioni di questi anni, sempre contraddittorie? Dobbiamo parlare del vincolo che il vostro Governo ha posto e che certamente non aiuta? E comunque i conti si faranno alla fine".

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Sul noto sito “PianetaMilan” oggi si titola: “Milan, nasce il nuovo stadio: obiettivo 2028” e ieri la Gazzetta dello Sport ha aperto il giornale con un lungo articolo dedicato. Tra l’altro si legge: “Scaroni ha ipotizzato l’inaugurazione per l’annata 2028-29, per farsi trovare pronti per festeggiare il 130esimo compleanno del club nel nuovo stadio. La prima pietra, almeno secondo le previsioni, verrà posta alla fine del 2024”.

E poi ancora: “Vogliamo costruire lo stadio più bello del mondo. Avrà settantamila posti e sarà eco sostenibile. Vogliamo portare valore a un’area isolata”. La chiave di volta per capire il progetto è la mobilità, che si rifà a tre aree attenzionate: infrastrutture, viabilità e compensazioni ambientali. Quella del nuovo stadio del Milan è purtroppo una vicenda già vista con sindaci come quello di Roma, Virginia Raggi, che per anni tenne una posizione ondivaga che finì per fare scappare James Pallotta.

Ora da “ministro del fare” e tifoso della squadra meneghina Salvini può brindare al nuovo stadio anche se resta l’incredibile inerzia di Sala, “sindaco indeciso a tutto”, che priverà i tifosi del Milan della gioia di avere uno stadio in città.

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