Mondiali Qatar 2022, "Omosessualità è una malattia mentale" scoppia la bufera

Mondiali di calcio in Qatar, per l'ambasciatore della manifestazione l'omosessualità è una malattia mentale

La Coppa del mondo (foto Lapresse)
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Mondiali di calcio 2022 Qatar: ambasciatore, omosessualità è danno psichico

Mondiali di calcio Qatar 2022, scoppia il caso legato alle dichiarazioni di Khalid Salman, ex calciatore e ambasciatore della manifestazione. Salman ha definito l'omosessualità come "una malattia mentale", in un'intervista realizzata dalla tv tedesca Zdf che andrà in onda in uno speciale intitolato "Il Qatar segreto".

 

 

Mondiali Qatar 2022, ambasciatore: "Omosessualità è danno mentale". Intervista interrotta

"Durante i mondiali di calcio arriveranno molte persone nel nostro Paese. Parliamo per esempio dei gay. La cosa più importante è la seguente: accetteremo tutti coloro che verranno nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole. L'omosessualità è proibita, perché è una malattia mentale", le parole pronunciate da Khalid Salman, prima di essere interrotto da un addetto stampa.

L'omosessualità in Qatar è severamente vietata  e la pena può essere sino a sette anni di prigione. L'emiro Al-Thani a fine settembre aveva fatto sapere che tutti i membri della comunità LGBT saranno accolti "senza discriminazione" durante i Mondiali di calcio che si svolgeranno dal 20 novembre al 18 dicembre 2021 mentre la Fifa, ha fatto sapere nelle scorse settimane che le bandiere arcobaleno, simbolo della comunità LGTB, saranno autorizzate nelle vicinanze degli stadi.

 

 
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