Tim vola in Borsa dopo la vittoria del contenzioso con lo Stato

Il Gruppo ha vinto il ricorso per il canone di concessione del 1998. Lo Stato dovrà restituire un miliardo di euro ma Pallazzo Chigi farà ricorso in Cassazione

di Redazione Economia
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Tim vince il ricorso contro lo Stato e guadagna un +5,19% in Borsa

Tim strappa in Borsa e chiude la seduta a +5,19% a 0,233 euro per azione. Il motivo? L'azienda ha fatto sapere che la Corte d'Appello di Roma ha chiuso in favore del Gruppo un contenzioso durato quindici anni relativo alla restituzione del canone concessorio preteso per il 1998, l'anno successivo alla liberalizzazione del settore, e richiesto in restituzione dalla societa'. La somma dovuta - prosegue la nota di Tim - e' pari al canone originario, di poco superiore a 500 milioni di euro, piu' la rivalutazione e gli interessi maturati per un totale pari a circa 1 miliardo di euro. La sentenza e' immediatamente esecutiva e Tim avviera' da subito le procedure per il recupero dell'importo in questione.

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Sulla vicenda - si legge ancora nella nota - e' intervenuta in piu' occasioni la Corte di Giustizia dell'Unione europea segnalando il contrasto tra la direttiva sulla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni e le norme nazionali che avevano prorogato per il 1998 l'obbligo di pagamento del canone a carico dei concessionari di settore. In particolare, nel 2020 la magistratura europea ha stabilito che il sistema normativo comunitario non consentiva a una normativa nazionale di prorogare per l'esercizio 1998 l'obbligo imposto a un'impresa di telecomunicazioni, precedentemente concessionaria (come Tim), di versare un canone calcolato in funzione del fatturato, ma permetteva soltanto la richiesta di pagamento dei costi amministrativi connessi al rilascio, alla gestione, al controllo e all'attuazione del regime di autorizzazioni generali e di licenze individuali. 

Tim, P.Chigi farà ricorso in Cassazione su sentenza risarcimento

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, appresa la notizia della sentenza di condanna della Corte d’appello civile di Roma a risarcire in favore del Gruppo TIM la somma di circa 528 milioni di euro, oltre interessi, rivalutazione monetaria e spese di lite, comunica che proporrà ricorso per Cassazione e chiederà la sospensione degli effetti esecutivi della pronuncia. Lo rende noto Palazzo Chigi.