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CONGEDO DI PATERNITA’, CULTURA MENEGHINA, FONDI COESIONE EUROPEI

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: sono un neopapà, ma non festeggio la festa del papà, per protesta, visto che mi sono accorto che, in Italia, siamo penalizzati rispetto ad altri Stati europei, Le risulta che si stia facendo qualcosa in merito? Luca Facchinetti

Risposta: Le confermo che in Italia, per il congedo di paternità, sono molto attivi sia FEDERSPEV che UNPIT, in quanto si battono perché i diritti dei papà siano normati come negli altri Stati dell’Unione Europea. In particolare il prof. Michele Poerio, presidente di FEDERSPEV e il prof. Marco Perelli Ercolini, vicepresidente vicario di FEDERSPEV evidenziano come i neopapà in Italia abbiano l’obbligo, non la facoltà, di astenersi dal lavoro per dieci giorni in occasione della nascita di un figlio. Tali giornate sono interamente retribuite e vanno godute entro i primi cinque mesi di vita del bambino. Purtroppo in Italia tale congedo è attualmente operativo solo per i dipendenti privati, perché manca per i dipendenti pubblici il relativo provvedimento attuativo previsto dall’art. 1, c.8, della L. 92/2012 che ne subordina l’operatività all’approvazione del Ministro per la Pubblica Amministrazione e della semplificazione e il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha, da parte sua, chiarito che il Ministro per la Pubblica Amministrazione deve approvare una norma che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina. Però queste norme attuative di armonizzazione da parte del Ministero per la pubblica amministrazione non sono ancora state scritte e pertanto, al momento, il congedo di paternità al momento è previsto unicamente per i lavoratori del settore privato. Dunque per il settore del pubblico impiego in Italia manca il provvedimento. In merito è aperta anche una petizione su change.org che evidenzia come, purtroppo, l’Italia, rispetto ad altri Paesi Europei, sia molto indietro nella tutela della genitorialità. In Norvegia i papà possono beneficiare di quasi un anno di congedo con 46 settimane pagate al 100% o 56 settimane all’80%. In Svezia il congedo parentale prevede 16 mesi pagati da distribuire come si vuole nei primi 8 anni di vita del bambino, e di questo congedo il papà deve prendere almeno 3 mesi. In Spagna dall’anno scorso i giorni di congedo sono equivalenti per entrambi i genitori: sia le mamme che i papà hanno diritto a 16 settimane di congedo, non trasferibili l’uno all’altra e pagate al 100% . I diritti dei neo papà sono uguali nel settore pubblico e privato in tutti gli altri Stati europei. In Italia invece no e ,prima del 2013, nel nostro Paese, non esisteva nemmeno il congedo di paternità, esisteva una sorta di congedo sostitutivo a quello materno che il papà poteva prendere solo in caso di morte o grave infermità della madre, oppure se la mamma abbandonava la famiglia. L’Italia entro giugno 2022 dovrà ottemperare ad una tutela egualitaria. I dati dicono che in Italia cresce il ricorso ai congedi da parte dei padri, anche se tra i richiedenti gli uomini restano minoranza e questo è forse anche un retaggio culturale da scardinare.

Domanda: sono un appassionato di cultura milanese, a livello europeo non si tutelano libri ed editori che si occupino di dialetti? Vincenzo Casaroli

Risposta:  ci sono fondi europei che hanno già cofinanziato diverse iniziative e progetti finalizzati a promuovere e sostenere la salvaguardia e la valorizzazione dei dialetti, proprio perché sono considerati parte integrante del patrimonio storico, civile e culturale di ogni Regione. Diversi progetti che infatti perseguono finalità di conoscenza, educazione e valorizzazione sono stati cofinanziati da diverse Regioni con risorse europee quali studi e ricerche sui dialetti locali, anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti del settore e sono sostenuti progetti e sussidi didattici nelle scuole; manifestazioni,  spettacoli e  produzioni artistiche,  iniziative editoriali, discografiche, televisive e multimediali mirate a valorizzare i dialetti e i valori della cultura sulla base della campagna europea “uniti nella diversità”.   Molte lingue minoritarie dell'Unione europea sono a rischio estinzione, soprattutto quelle delle quali non esiste una tradizione scritta. Il Parlamento europeo ha approvato la relazione (2013/2007 (INI)) l'11 settembre 2013 «Sulle lingue europee a rischio di estinzione e la diversità linguistica nell'Unione europea». Il trattato di Lisbona rafforza l'obiettivo della salvaguardia e della promozione del patrimonio culturale e linguistico dell'Unione europea in tutta la sua diversità. In Italia molto attive sono ad esempio la Fondazione Pellegrini Cislaghi e la  Associazione Biblioteca Meneghina-Società del Giardino che, anche di recente, hanno presentato un nuovo libro, donato a tutte le biblioteche gratuitamente, da loro editato che contribuisce a dare valore alla cultura meneghina e che si intitola “La società dei Pulcinella. Carlo Porta. Giandomenico Tiepolo”. Non c’è Storia, senza memoria e senza cultura, proprio per questo a Milano in piazzale Morandi 2 alla FAST-Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche è stato consegnato il  premio Tredesin de Mars 2022.  I vincitori sono laureati e dottorandi che hanno realizzato studi e ricerche su temi della storia di Milano : primo premio 5mila euro e pubblicazione a Mauro Vassena per la tesi di dottorato presso l’Università Cattolica di Milano intitolata “ La città di Milano tra il VI ed il XII secolo. Caratteristiche e trasformazioni topografiche, insediative e monumentali di un contesto urbano medioevale”; secondo premio 2500 euroEmma Ferrari per la tesi magistrale presso l’Università Cattolica intitolata “ Melchiorre Gherardini (Milano 1605-1668)”; 2mila euro- terzo premio a Stella Ferrari per la sua tesi di dottorato presso l’Università degli Studi di Milano intitolata “ I monasteri femminili di Milano nella topografia liturgica”. Sono stati selezionati dal comitato scientifico della Fondazione Pellegrini-Cislaghi per la loro capacità di analisi e approfondimento. Il  premio vuole ricordare, come tutte le attività della Fondazione, Gianantonio Pellegrini Cislaghi, giovane avvocato con la passione per la storia milanese e lombarda, che credeva nell’importanza di sostenere  cultura,  ricerca, amore dello studio e dell’approfondimento. E come Carlo Porta scriveva, non dimentichiamo grazie alla storia: “De podè nanca vess indifferent | sulla scerna del boja che ne scanna”. Il curatore del libro Gianni Rizzoni evidenzia come la poesia in lingua milanese di Carlo Porta, gli affreschi e i disegni di Giandomenico Tiepolo, praticamente contemporanei, descrivono e interpretano, ognuno nella sua specifica genialità, le due più importanti società italiane di fine Settecento e degli albori dell’Ottocento, quella della Lombardia e quella del Veneto che nel 1797 perde la sua secolare libertà. Con i tempi di guerra attuali il libro è molto attuale: nel libro Napoleone e Francesco I, “padroni” alternativamente delle nostre terre, sono i dedicatari dei due famosi Brindes de Meneghin all’Ostaria di Porta, così come francesi e austriaci occupanti sono i protagonisti di gran parte delle poesie “civili” di Carlo Porta, poesie che raccontano le prepotenze e le rapine dei “liberatori” francesi prima; il cupo clima confessionale della restaurazione poi, portato dai “pover Todisch” come scrive Porta. Diceva il Porta “ I paroll d'on lenguagg hin ona tavolozza de color, che ponn fà el quader brutt, e el ponn fà bell segond la maestria del pittor”. Anche Giandomenico Tiepolo ricorre alla maschera napoletana per descrivere la società del tempo, nei grandi affreschi della Stanza di Pulcinella della sua villa di Zianigo, oggi ospitati nel Museo del Settecento / Cà Rezzonico e, ancora più, nei 104 disegni della sua famosa raccolta Divertimento per li regazzi, in pratica la storia di un Pulcinella: nascita, infanzia, matrimonio, lavori, carcere, fucilazione, morte e rinascita. Rinascita che, come la natura insegna, avviene ogni anno, con la primavera. Per chi non lo ricordasse infatti  “Tredesin de Mars” è una antica tradizione meneghina : narra  una antica leggenda che San Barnaba, tra i primi evangelizzatori di Milano, il 13 marzo 51, fermandosi a predicare fuori dalle mura della città, nei pressi degli attuali bastioni di Porta Venezia, avrebbe conficcato la croce al centro di una pietra rotonda con 13 raggi incisi, pietra che ancora si vede,  nella chiesa di Santa Maria del Paradiso in corso di Porta Vigentina, nel pavimento della navata. Per tradizione proprio  il 13 marzo preannuncia l’arrivo della primavera nella cultura meneghina. I fondi per editoria, media e iniziative per i dialetto vengono anche cofinanziate dal programma europeo Europa Creativa si segnala ad esempio un progetto “Alfabeto Emotivo del Dialetto Calabrese” già finanziato all’interno di un festival di cortometraggi.

Domanda: si parla tanto di fondi di coesione ma quali sono i progetti già finanziati? Erminia Fusco

Risposta: In occasione dell’8° Forum sulla coesione la Commissione europea ha lanciato la piattaforma “Kohesio”, che raccoglie tutte le informazioni su oltre 1,5 milioni di progetti in tutti i 27 Stati membri finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo di coesione (FC) e dal Fondo sociale europeo (FSE) dal 2014. Kohesio offre una serie di informazioni che consentono di scoprire in che modo la politica di coesione contribuisce a rafforzare l’Unione Europea.