Governo Conte-aggiotaggio/ Annunziata e H. Post ci devono qualche spiegazione
E ora Lucia Annunziata, direttrice dell’edizione italiana del sito americano Huffington Post, deve fare chiarezza e aiutarci a capire. Ne ha il dovere morale e professionale. Deve dirci come, e per mano di chi, è arrivata alla sua redazione finendo poi in rete quella bozza del contratto Cinquestelle-Lega che, pubblicata supinamente e divulgata acriticamente e a tutto volume da giornali, tg e talk show, fece crollare la borsa italiana e impennare lo spread producendo una perdita di 400 miliardi per i risparmiatori ma, parallelamente e sinergicamente, fece arricchìre grandi fondi speculativi internazionali.
Affaritaliani.it intuì e lanciò, voce solitaria, il sospetto di una manona finanziaria alla regia di una gigantesca speculazione al ribasso: vendo a man bassa grandi quantitativi di titoli che posseggo o che prendo in prestito, faccio crollare il titolo medesimo e, come un gioco per ragazzi, me lo ricompro poche ore dopo - lo stesso giorno - ai prezzi molto più bassi conseguiti, guadagnando con due semplici clic molto tempestivi - un sell (vendo) e un buy (compro) - ingenti fiumi di denaro da far invidia al mitico zio Paperone.
Ora il Paperone che grazie alla “rivelazione” dell’Huffington Post ha fatto i soldi da quel 15 maggio, giorno dell’uscita dello "scoop" sulla bozza, ha un nome: è il fondo inglese AH di Alan Howard, da 2,3 miliardi di dollari, un hedge fund specializzato in investimenti basati su trend macroeconomici che in maggio, il mese incriminato della lunga e zigzagante trattativa per la nascita del nuovo governo Conte, ha guadagnato il 37 per cento.
Bisogna fare chiarezza, collega Annunziata. Dire da dove è partita la polpetta avvelenata di una bozza di quel programma giallo-verde che conteneva solo degli spunti di discussione, mai approvata, ma accreditata da voi per certa in cui si annunciava la decisione, in realtà mai presa, della nascente alleanza giallo-verde di uscire dall’Euro e di disconoscere parte del nostro debito pubblico. Una doppia fake news che ha prodotto il cataclisma, anche perché divulgata con tale forza assertiva da far cadere nel vuoto le trafelate, accorate smentite degli economisti dei Cinquestelle e della Lega, seduti al tavolo del Contratto e dunque autori del medesimo.
Il sospetto, più che legittimo, è che Huffington Post sia stato il veicolo, certamente ingenuo e inconsapevole, di una gigantesca operazione di aggiotaggio, un reato gravissimo su cui la procura di Roma dovrebbe aprire un’indagine. Una fake news pilotata che ha fatto il giro del mondo e ha cambiato non solo il corso dei mercati ma anche la storia politica di questo Paese, dal momento che proprio la crisi dello spread e la paura dei mercati ha spinto il Quirinale a cestinare l’ipotesi del governo tecnico di Cottarelli e le elezioni anticipate.
Mi ha rivelato Carlo Cottarelli: ”Io ero pronto, la lista dei ministri era al completo quando salii al Colle per sciogliere la riserva. Ma con il Presidente della Repubblica valutammo concordemente che in quella situazione dei mercati e con lo spread alle stelle andare al voto sarebbe stato un massacro. E allora si decise di soprassedere, io feci un passo indietro e si ripescò il tavolo politico Cinquestelle-Lega da cui nacque poi il governo Conte”.