“Macron non è credibile”. L'M5s lavora alla convergenza con i Gilet gialli
Se i Gilet gialli francesi si presenteranno alle elezioni europee i nostri pentastellati cercheranno un’intesa
Il Movimento Cinquestelle è attentissimo al movimento dei Gilet gialli. E chi ha parlato con il leader Luigi Di Maio in queste ore, dopo il discorso televisivo del mea culpa di Emmanuel Macron, ne ha ricavato la sensazione che sotto traccia vi sia più di un dialogo.
Anzi, si fa strada la convinzione che se i Gilet francesi si presenteranno alle elezioni europee (e i politologi più seri ed attenti li accreditano già di un 12 per cento) i nostri pentastellati cercheranno un’intesa.
“Sicuramente se si presentano alle europee lavoriamo a una convergenza”, si confida ad Affaritaliani.it dal vertice cinquestelle.
Come Affaritaliani.it ha rivelato, Luigi Di Maio sta lavorando a un Manifesto politico per una nuova Europa che rappresenterà una piattaforma per la nascita di un gruppo europeo né di destra né di sinistra, capace di federare i molti movimenti e gruppi “nuovi nuovi” e non “vecchi nuovi”(come la Lepen e Orban) che dal basso stanno nascendo in molti paesi europei, interpreti delle istanze dei popoli contro gli abusi delle élite, pronti a proporsi come ago della bilancia di futuri equilibri europei completamente rinnovati in grado di incrinare e superare l’asse franco-tedesco finora trainante ed egemone a Bruxelles.
E a dare un’ulteriore spinta ai vertici Cinquestelle in direzione di una convergenza oltralpe è stata proprio l’imbarazzante marcia indietro di ieri sera di Macron davanti alle proteste dei Gilet gialli che stanno incendiando la Francia.
La ricetta del presidente francese, basata su un aumento del salario minimo e altre concessioni “sociali” (del valore di 10 miliardi di euro in più) ha fornito a Di Maio e ai suoi una conferma e molti argomenti per tener duro sulla filosofia di fondo della manovra finanziaria del governo Conte.
“Il discorso di Macron è sostanzialmente il nostro programma su reddito, lavoro e pensioni”, ha commentato con i suoi collaboratori il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico.
Ma, secondo il leader Cinquestelle, il presidente francese pur ammettendo i suoi errori non riuscirà a fermare l’andata di protesta e a rilegittimarsi alla guida della Francia: “Non credo basterà”, ha commentato Di Maio con i suoi. “A questo punto Macron non è più credibile”.
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