Mussolini ha fatto più di tutti per gli operai. A colloquio con Franco Loi
Il grande poeta non scrive più, ma nonostante i 90 anni, mantiene un fisico sano e asciutto, una testa sempre raffinata e arguta
Il grande poeta Franco Loi non scrive più. Perché non può, non vede più. Fa solitari, riceve gli amici, cammina in casa (7-8 mila passi al giorno). Ma nonostante i 90 anni, mantiene un fisico sano e asciutto, una testa sempre raffinata e arguta, una memoria ferrea è una lingua tagliente.
Lo abbiamo incontrato nella sua casa piena di libri di Milano, un condominio in centro in zona Washington. Ne è’ scaturita una scoppiettante conversazione a tutto campo. Sulla vita e sulla morte.Sulla poesia e sulla filosofia. Sulla politica e sui politici. Sui ricordi e sui rimpianti.
Con qualche giudizio sorprendente: “Mussolini? E' quello che ha fatto di più per la classe operaia, dalla mutua, alla malattia alla pensione”.”Salvini? Simpatico,mi invitava a Telepadania, ma dissi male di Bossi e allora...”. ”Dell’Utri, uomo molto colto e gran bibliofilo,con la mafia non c’entra nulla. Berlusconi per proteggere i suoi negozi dagli attentati mafiosi, gli chiese di contattare qualche vecchio compagno d’infanzia.E lui...Me l’hanno raccontato bene sia Marcello che Berlusconi”. “Giorgio Napolitano? Mi mandò un plico anonimo con le sue poesie. Solo dopo seppi che erano sue”.
E ancora.....le censure sull’Unità, il ripudio conseguente del comunismo,gli anni alla Mondadori, la cultura a Milano...
Una testimonianza rara e imperdibile.
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