Cronache

Abodi incontra Comunità ebraica: un'agenda comune per la memoria

 

Roma, 2 feb. (askanews) - Un incontro "sincero, amichevole e proficuo": così la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello ha definito la riunione avuta con il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, a cui ha partecipato anche il Rabbino Capo della Capitale, Riccardo Di Segni, per analizzare come lavorare assieme sui temi di interesse comune, come il razzismo nello sport, l'educazione dei giovani e la partecipazione della Comunità allo sforzo per una memoria storica collettiva e condivisa. Al termine dell'incontro Abodi ha visitato il Museo Ebraico nel complesso monumentale del Tempio Maggiore, ricevendo in dono dei libri sulle tradizioni della Comunità. "Abbiamo anche cercato di ragionare sugli anniversari che sono patrimonio dell'identità nazionale che si vuole e si deve recuperare, all'interno dei quali cercheremo di narrare e ricordare anche anniversari importanti che riguardano la nostra storia e il nostro percorso nel Paese che è vero è fatto di date non certo liete - si avvicinano gli 80 anni della Razzia del 16 ottobre - ma vogliamo narrare in una prospettiva costruttiva e positiva".Un approccio pienamente condiviso da Abodi: "La memoria passa anche attraverso le testimonianze attive. Poterle avere rappresenta per me e per noi un valore che non può essere disperso. Tutto quello che avverrà durante le celebrazioni sarà frutto di collaborazione con la Comunità oltre che con il comitato che farà la selezione delle celebrazioni. Per questo mi sento di dire che tutto quello che avverrà in tutte le date che celebreremo sarà frutto di un'agenda comune".Durante l'incontro, come spiegato da Dureghello, è stato toccato anche il tema del razzismo e dell'antisemitismo nello sport, "dimostrazioni intollerabili e inaccettabili". Abodi da parte sua ha ribadito l'impegno del governo su questo tema:"Nei luoghi in cui si celebra lo sport non ci devono essere equivoci, non ci devono essere distrazioni, ci vuole una presenza costante che responsabilizzi individualmente e collettivamente. Conosco l'impegno del Coni, della Federcalcio in particolare, della Lega - ha detto Abodi - ma cercheremo di farlo uniti, perché su queste tematiche non si immaginino disarticolazioni e agende separate. E anche i club dovranno necessariamente uniformarsi. Ma mi auguro che non sia un obbligo, che sia una scelta volontaria, sincera, sentita, profonda e definitiva".