Milano, 17 giu. (askanews) - Nella giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità (17 giugno) si riaccendono i riflettori sul problema degli sprechi delle risorse idriche, in particolare nel settore dell'agricoltura.Secondo una ricerca Ipsos, il 97% degli italiani ritiene le eccellenze agroalimentari italiane a rischio, proprio per la scarsità d'acqua. Il 57% degli intervistati si è detto preoccupato da riscaldamento globale e fenomeni atmosferici sempre più severi, il 51% dalla siccità e il 35% da una sempre più ridotta disponibilità d'acqua per l'agricoltura.In questo contesto, nel 2019 è nata l'iniziativa "Acqua nelle nostre mani" con l'obiettivo di tutelare l'acqua, implementando nuove abitudini di consumo e sviluppando progetti a supporto del territorio italiano.Sara Roversi, Ceo e founder del "Future food institute".'"Assieme a Finish, con il progetto 'Acqua nelle nostre mani', ogni anno abbiamo deciso di destinare le nostre attenzioni a uno dei prodotti iconici della dieta mediterranea, prodotti che sono da preservare, da salvare. Lo scorso anno abbiamo battezzato il Cilento, in Campania e il pomodorino giallo del Cilento. Quest'anno le nostre attenzioni si sono voltate verso la Sicilia e abbiamo scelto il limone dell Etna. Perché il limone dell Etna? Perché proprio quest anno è entrato a far parte delle nuove IGP italiane e, ovviamente, se parliamo di dieta mediterranea anche la Sicilia ha tanto da dire e gli agrumi sono sicuramente uno dei prodotti più iconici".Per farlo è stata lanciata la "Call for startup", un vero e proprio concorso dedicato alle startup italiane capaci di unire tradizione e nuove tecnologie al servizio dell'agricoltura, come ha spiegato Ludovica Codecasa, Head of Purpose Council & External Affairs di Reckitt Hygiene Italia."È un progetto che ha l'obiettivo è di risparmiare 100 milioni di litri di acqua, entro il prossimo anno, dedicato alla coltivazione del limone dell Etna IGP. Come lo facciamo? Attraverso l'implementazione di tecnologie legate allo smart farming e smart irrigation; si tratta quindi di mettere la tecnologia al servizio di metodi di coltivazione ed irrigazione avanzati per preservare le risorse, in particolar modo la risorsa acqua"."La cosa che più mi rende felice di questa 'Call for startup' - ha aggiunto Roversi - è che hanno partecipato tanti ragazzi italiani, dalle università italiane ma tanti proprio dalla Sicilia che hanno già fatto sperimentazione sul tema degli agrumi e che, secondo me, hanno trovato, con questa iniziativa, anche l'opportunità di mettere a frutto le loro competenze nel territorio che gli appartiene e su un prodotto che fa parte della loro identità e la startup che ha vinto 'Smart Island', tra l altro, è originaria proprio della Sicilia".Tutto questo, naturalmente, sempre di pari passo con iniziative e programmi di sensibilizzazione contro gli sprechi idrici."Diciamo che ogni piccolo gesto può fare davvero la differenza - ha concluso Codecasa - un esempio concreto è evitare di sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie questo ci porta a un risparmio idrico di circa 38 litri d'acqua per ogni singola occasione. Un altro esempio concreto è quello del lavaggio dei piatti a mano, noi italiani siamo un po' degli spreconi, lavare i piatti a mano porta un consumo di 120 litri d'acqua contro una media di 12 litri della lavastoviglie. Quindi si tratta davvero di piccoli gesti che possono fare la differenza nella quotidianità".