Cronache

Crollo Scampia, i residenti: dovevano verificare prima di fare lavori

 


Napoli, 23 lug. (askanews) - "In un attimo è crollato tutto, un boato fortissimo, peggio di un terremoto". Due morti e 13 feriti, tra cui sette bambini: questo il bilancio del crollo avvenuto alle 22.40 del 22 luglio nella Vela B di Scampia a Napoli, nota come la Vela Azzurra. Il ballatoio di ferro del terzo piano, che collega varie parti dello stabile, si è staccato ed è precipitato sui piani inferiori. A perdere la vita, un 29enne morto sul colpo e una donna di 35, morta in ospedale. Si indaga sulle cause, sul posto ancora le forze dell'ordine e i vigili del fuoco.Solidarietà tra i residenti che si sono trovati vicino alla scena. Come quest'uomo che ha prestato subito soccorso: "In quell'attimo lì ti viene il coraggio, non esiste vedere bambini a terra pieni di sangue, gente con le lamiere e i calcinacci addosso, è stato orribile".Quella Azzurra è l'unica delle tre Vele di Scampia rimaste che deve essere riqualificata nell'ambito del Piano Periferie, con un finanziamento di 18 milioni di euro. Le altre, la Rossa e la Gialla, saranno abbattute a breve per fare posto a nuove abitazioni.Una tragedia che per qualcuno si poteva evitare: "Dovevano controllare, prima di fare i lavori dovevano controllare meglio le cose" ha detto un uomo. "Prima di fare questi interventi dovevano pensare a fare le case. E non con le persone dentro, le hanno indebolite lavorando con i martelli pneumatici sotto e i mezzi meccanici" ha affermato un altro. "Certamente loro sapevano che erano pericolanti, ma noi non abbiamo insistito a restare, nessuno ci ha dato un altro alloggio d'emergenza" ha aggiunto un altro dei residenti. Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso dolore per le vittime e le loro famiglie ma ha ribadito "che il progetto di riqualificazione non si ferma e l'impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima". Dichiarato il lutto cittadino nel giorno dei funerali.