Cronache

Milano, al via al Politecnico il Festival dell'Ingegneria

 

Milano, 25 set. (askanews) - Il Politecnico di Milano si mette l'abito buono per il Festival dell'Ingegneria. Al via la due giorni di incontri, lezioni e laboratori presso il prestigioso ateneo milanese. Una kermesse che da tre anni impreziosisce e inorgoglisce le attività del politecnico, sempre rivolte ad attrarre giovani e giovanissime generazioni verso lo studio di materie profonde e affascinanti. E al Campus Bovisa sono arrivati in tantissimi, circa in 12 mila, per il via ufficiale del festival, una tavola rotonda tutta al femminile con in primissima linea Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico"Vogliamo far capire che cos'è l'ingegneria, perché nell'immaginario collettivo non è così semplice rispetto ad altre professioni. Abbiamo dovuto fare tantissimi laboratori per poter mostrare le tantissime discipline e le diverse tipologie di progetti che noi facciamo. Qyello che è divertente nell'ingegneria è capire come funzionano le cose, prima di poterne inventare di nuove". Il potere delle donne al servizio dell'ingegneria e della scienza, uno dei tanti temi usciti dal confronto con personalità di spicco come Gabriella Greison, divulgatrice scientifica e drammaturga, Agnese Pini, giornalista direttrice responsabile di QN Quotidiano Nazionale, e soprattutto Amalia Ercoli Finzi, professoressa onoraria tra le menti più fini e brillanti del panorama scientifico mondiale. Tutte unite per un messaggio importante a tutti i giovani"Io penso sia molto importante che i giovani siano in grado di capire e potersi fare una loro idea, per capire devi approfondire. Noi cerchiamo di imparare anche come raccontare nel modo giusto e più comprensibile a tutti cosa facciamo". E poi il divertimento a suggellare il tutto, con il ritmo selvaggio e coinvolgente della P-Funking Band a far divertire grandi e piccoli, esperti e semplici curiosi. Perché alla fine la musica è come la scienza, un caos apparente armonizzato da regole precise al servizio di ogni persona. E al Politecnico lo sanno benissimo.