Cronache

Musica, Arte e Memoria tra Italia, Germania e Finlandia

 


Roma, 2 lug. (askanews) - Prosegue il progetto culturale internazionale pensato dall'Associazione Culturale DIMA di Arezzo e Foerderverein Musik und Kunst am Zauberberg e.V., in Germania, per l'ottantesimo anniversario della strage nazifascista del 29 giugno 1944 che portò alla tragica perdita di 244 vite umane nelle località di Civitella in Val di Chiana, San Pancrazio e Cornia, in provincia di Arezzo. Al centro di questa iniziativa, il Comune di Civitella e Bucine, in collaborazione con il Centro Interculturale "Don Torelli" gestito dall'Associazione culturale DIMA, e uno dei luoghi della strage, il Museo della Memoria di Civitella in Val di Chiana. In programma concerti, seminari, incontri, laboratori, mostre d'arte e la costituzione di un'orchestra che suona (e risuona) di pace e fratellanza universale. Francesco Fumelli, direttore Isia Firenze: "Ci sono luoghi nel mondo che raccontano una storia e quella di questo luogo è abbastanza terribile. Essere qui ti porta a fermarti per cercare soprattutto di capire cosa è possibile fare per raccontare e per fare in modo che questo valore non vada perduto. E questo è un progetto importante". Nato da un'idea del professore Giorgio Albiani, delegato all'internazionalizzazione del Conservatorio "L. Cherubini" di Firenze, il progetto "M.A.M. Musica, Arte e Memoria tra Italia, Germania e Finlandia", che vede la creazione dell'ensemble giovanile italo-tedesco "MAM Orchestra", va dunque avanti nel suo viaggio consolidando la collaborazione tra quanti hanno finora accolto nel suo svolgersi questa iniziativa, come la Fondazione finlandese "Rogatchi" e l'ISIA-Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze, e registrando l'attiva partecipazione di Felix Klein, Commissario Federale del governo tedesco per la vita ebraica in Germania e la lotta contro l'antisemitismo, in questa occasione presente anche come violinista componente del quartetto d'archi tedesco "Diplomatisches Streichquartett".Giorgio Albiani, Conservatorio Firenze e ideatore del progetto: "Credo profondamente che questo progetto sia coraggioso e nuovo. Italiani e tedeschi hanno creato un ensemble musicale, la musica non ha parole e per questo salta l'equivoco della parola passando direttamente dal piano cognitivo a quello emozionale".Anche il Conservatorio "L. Cherubini" di Firenze, con la sua presidente Rosa Maria di Giorgi, ha voluto sostenere con forza questo progetto prestigioso. Giovanni Pucciarmati, direttore Conservatorio Firenze: "Appena ricevuta la proposta abbiamo aderito con forza. La presenza dell'Ambasciata tedesca ci porta ad un livello altissimo di valori condivisi come l'inclusione, la pace, e aderendo rispondiamo anche al continuamento della nostra missione".Un contributo altrettanto significativo è venuto dalla partecipazione della Hochschule fuer Musik Saar di Saarbruecken (DE) che ha prontamente abbracciato l'idea. Il progetto nel maggio 2024 ha ricevuto anche l'adesione e il sostegno della Regione Toscana.






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