Cronache

Oftalmologia, torna in presenza il 18° Congresso nazionale SOI

 

Roma, 1 lug. (askanews) - Il 18° congresso nazionale SOI, dopo la fase acuta Covid, torna in presenza a Roma, al Centro Congressi Rome Cavalieri, da giovedì 8 a domenica 11 Luglio 2021. E, come sottolinea il presidente dellaSocietà Oftalmologica italiana, Matteo Piovella, lo fa con unaformula pioniera:"Siamo in presenza e allo stesso tempo adotteremo innovativepiattaforme digitali eliminando le penalizzazioni di sistemaverificatesi nel 2020. Tutto questo per coinvolgerenell'avanzamento clinico-scientifico i migliori esperti a livelloglobale dando la possibilità al maggior numero di persone dipartecipare. Quindi avremo 2500 persone in presenza e ilvantaggio di essere poi collegati con altre migliaia di medicioculisti. Siamo una specialità in continua evoluzione che hadifficoltà a trasferire nella pratica clinica queste cureinnovative che salvano la vista ai pazienti, ricordando che neiprossimi 10 anni nonostante tutti i nostri sforzi il numero dellepersone cieche tenderà a raddoppiare, dobbiamo quindi coinvolgerela politica ed essere megafono di informazioni giuste, reali,utili, pratiche affinchè i pazienti possano usufruirne".Ma cosa lascia come problemi da risolvere la fase Covidall'oftalmologia?"Per noi il Covid è stato devastante purtroppo l'oculistica èconsiderata, e noi consideriamo a torto, una specialità di tipoelettivo. Così l'assistenza medica scientifica viene messaall'ultimo posto. Ad esempio gli ospedali durante la fase Covidnon hanno più dato assistenza e i medici all'esterno del sistemasanitario hanno dovuto da soli far fronte alle emergenze. Abbiamoliste d'attesa incredibili con 400 mila cataratte non eseguitenel 2020, liste d'attesa che arrivano a 3 anni. Il 90 per centodelle persone affetto da maculopatia che per una serie di ragioniche consideriamo burocratiche, quindi risolvibili a nostroavviso, non ha accesso alle migliori cure. Per noi è un cruccioincredibile ed una responsabilità di cui dobbiamo rendere contodavanti a tutti i pazienti".Che proposte e quali innovazioni tecnologiche arriveranno daquesto congresso? Ancora Piovella:"Nel congresso ci impegniamo su alcuni temi, ad esempio ladiffusione nel mondo della miopia tra i ragazzi dagli 8 ai 13anni nei paesi asiatici è arrivata al 100 per cento. Lapreoccupazione è quella di evitare che la miopia elevata a 50-60anni faccia perdere la vista. Abbiamo quindi messo a punto lineeguida per tutelare questi bambini. Inoltre abbiamo unatecnologia, come quella della chirurgia della cataratta, fioreall'occhiello e biglietto da visita del SSN che per problemieconomici ed organizzativi si è fermata agli anni 2000, a 20 annifa. E purtroppo il bene della vista è sì importante ma ce nerendiamo conto solo quando ci sfugge di mano".