Cronache

Un nuovo chef a Venezia: Luigi Lionetti al ristorante VERO

 


Venezia, 28 mag. (askanews) - Uno chef che arriva da Capri e si immerge nell'ambiente di Venezia, per raccontare anche con la cucina territori e sapori della Laguna. All'hotel Ca' di Dio, che è parte della collezione VRetreats di VOIHotels del gruppo Alpitourworld, il ristorante VERO è ora guidato dallo chef Luigi Lionetti, stellato Michelin, che ci ha presentato la sua visione."Una cucina che racconta il gusto - ha detto ad askanews -. La nostra cucina è una cucina che incontra tutte le tipologie di persone che vogliono venire al ristorante. È un classico ristorante, così come era anche a Capri, che magari non è quel fine dining, dove i clienti magari pensano di provare quest'anno, per poi tornare a riprovare l'altro menu fra un anno. E' un menu che tra parentesi si può mangiare oggi, si può mangiare domani, o anche fra due settimane. È un menu riconoscibile e questo ce lo riconoscono pure i clienti, perché comunque come vi dicevo, è lo stesso cliente che dice sono venuto adesso magari e probabilmente tornerò tra una mese. Questa per chi fa fine dining è una vittoria".Il ristorante VERO è parte dell'offerta del Ca' di Dio, che fin dall'apertura ha voluto rappresentare una forma di ospitalità prettamente veneziana. Christophe Mercier è il direttore dell'hotel. "Dopo due anni e mezzo, anzi quasi tre, di apertura - ci ha spiegato - era normale e giusto ripartire con una nuova dinamica. L'elemento importante è sempre accontentare i nostri ospiti, di proporre una cucina che sia al più possibile in casa, che rispetta il territorio e la sostenibilità nel utilizzo e nella scelta dei fornitori. Creando un legame con il Veneto e il Triveneto, ma, con l'arrivo di Luigi, portare anche dei sapori del Sud".E, proprio per capire come si traduce questa visione, abbiamo chiesto a chef Lionetti di raccontarci uno dei piatti del menù del ristorante VERO. "Facciamo questo bottone di guancia con spuma di Asiago - ci ha risposto - è un piatto che incontra il territorio. L'Asiago l'avevo assaggiato poche volte nella mia vita. Venendo qui assaggiando un Asiago stravecchio, abbiamo deciso subito con il mio sous chef Gabriel di mettere questo bottone di pasta cotta, che è simile al raviolo caprese anche nell'impasto, solo che abbiamo usato questa carne, di cui ci riforniamo da un macellaio veneziano, e abbiamo fatto questa spuma di Asiago. È un piatto goloso".Sapori e ingredienti veneziani, suggestioni di altri mari, voglia di unire la creatività al gusto. Intorno a questi aspetti abbiamo la sensazione che il ristorante di fine dining del Ca' di Dio voglia rafforzare il proprio carattere e la propria identità gastronomica, in dialogo con il più vasto progetto di hotellerie.