Culture

La traccia fantasma di Sharon Lockhart al Guggenheim Bilbao

 

Bilbao, 16 mar. (askanews) - La sala è silenziosa e il corpo della ballerina si muove sullo schermo, accanto alla geometria dei solidi. Non c'è nessun elemento di decorazione, solo uno spoglio e magnetico dispositivo visuale che porta lo spettatore alla radice dell'atto di danzare. Forse è strano parlare di una mostra una volta che questa si è conclusa, ma in questo caso - l'esposizione che il Museo Guggenheim Bilbao ha dedicato all'artista americana Sharon Lockhart fino alla fine di febbraio intitolata Rotation Notation - è ancora più interessante lasciare che ha imprimersi sulla nostra retina mentale sia la traccia fantasma del lavoro, la sua eco più sottile, e naturalmente più profonda.Il tema del video sono le capacità del corpo, il suo alfabeto più esteso, ma anche la potenza della danza come oggetto e soggetto della ricerca contemporanea, la sua pervasività, che in questo caso dialoga con le immagini in movimento, altro terreno di straordinaria prolificità per l'arte di oggi. E l'esito è, ancora una volta, la prova della vitalità e dell'irrinunciabilità, anche nello spazio fisico e culturale di un grande museo internazionale, di opere che ne sfidino la stessa struttura, dilatando le dimensioni e chiamando a una fruizione necessariamente diversa. Seguendo il passo della ballerina e, in questo caso, lo sguardo di Sharon Lockhart.