Trento, 12 mar. (askanews) - Risparmio energetico, gestione efficiente delle risorse idriche, agricoltura rigenerativa, responsabilità ambientale e sociale. Sono questi alcuni dei temi che caratterizzano la pubblicazione del Bilancio di sostenibilità di Melinda. Il rapporto, il primo per il marchio Melinda, prosegue il percorso iniziato nell'ambito del progetto "Trentino Frutticolo Sostenibile" promosso da Apot, già autrice del suo bilancio di sostenibilità, e sulle cui attività sono stati diffusi oggi gli ultimi aggiornamenti. "Ci tengo a precisare che è il primo Bilancio di Sostenibilità per la marca 'Melinda' ma che gode di tutto il lavoro fatto negli anni passati attraverso Apot - dice Luca Zaglio, direttore generale Melinda - E' quindi in qualche modo una staffetta all'interno del progetto Trentino Frutticolo Sostenibile e che si rivolge, a con una evidenza più marcata rispetto ai bilanci precedenti, a quello che è il nostro target di riferimento: il consumatore. E' anche una staffetta in termini generazionali: abbiamo voluto affidare la conduzione di questo progetto ad un gruppo giovane, sono i temi che riguardano tutto noi ma saranno loro a doverli condurre e portare avanti nei prossimi anni".Il riconoscimento del ruolo delle nuove generazioni, protagoniste di sollecitazioni e impegno nel percorso per la promozione di un ambiente più sano, virtuoso e fertile da tradurre poi concretamente all'interno delle strategie di del Consorzio, è uno degli elementi distintivi presenti del documento. "E' questa la novità del nostro Bilancio di Sostenibilità: è veramente un lavoro di squadra fatto soprattutto da giovani - conferma il presidente del consorzio Melinda, Ernesto Seppi - E questo proprio nell'ottica di proiettare Melinda nel futuro prossimo. Ovviamente un Bilancio di questa portata non poteva farlo Melinda da solo, ma è il frutto di una collaborazione molto ampia con la Fondazione, gli enti di ricerca , con la cooperazione stessa. E ha portato come primo focus la valorizzazione dei nostro giovani, che sono il nostro futuro".Presentato nel corso di un incontro alla Federazione trentina della Cooperazione, il Bilancio di sostenibilità di Melinda mette quindi in evidenza come la sostenibilità sia valore guida già radicato in tutte le realtà che fanno capo Consorzio. E dà conto dei diversi progetti e programmi in atto in campo ambientale che, nel corso degli anni, hanno determinato e continuano a generare importanti impatti positivi. Tra questi, ad esempio, c'è la riduzione dell'impiego degli agrofarmaci nei campi, anche grazie all'impegno per una distribuzione efficiente delle sostanze. Emblematico, in questo senso, l'impiego di S.O.PH.I.A., Spray Overcanopy PHytosanitary Innovative Application, un sistema di precisione a punto fisso per l'applicazione dei trattamenti. Questa tecnologia, installata in modo permanente all'interno del frutteto, consente di indirizzare gli antiparassitari in modo mirato sulle colture, riducendo le emissioni di CO2, la compattazione del suolo e la dispersione dei prodotti nell'ambiente. In questo modo si contribuisce a far crescere ulteriormente la qualità delle produzioni e, con essa, la sicurezza per soci e consumatori. Particolarmente rilevante, inoltre l'impegno nell'agricoltura rigenerativa, la disciplina che punta al ripristino della fertilità e dei servizi ecosistemici favorendo la capacità di sequestro di carbonio da parte del terreno e la mitigazione delle emissioni. In questo quadro il progetto pluriennale lanciato da Melinda insieme a xFarm Technologies e dss+, che coinvolge un gruppo selezionato di aziende agricole, porterà alla redazione di un protocollo delle buone pratiche di rigenerazione e salvaguardia del suolo.Il documento testimonia anche gli interventi realizzati nella gestione delle risorse idriche dal campo alla lavorazione. L'impiego dell'irrigazione a goccia sul 97% dei meleti e l'uso di un sistema di riciclo negli impianti di selezione, infatti, generano notevoli risparmi: nelle colture, in particolare, si usa il 30% di acqua in meno nel confronto con i sistemi tradizionali. Molto importanti i risultati raggiunti da Melinda in campo energetico: il Consorzio - si evidenzia nel Bilancio di Sostenibilità - si basa da tempo su una fornitura 100% rinnovabile grazie all'energia idroelettrica e quella fotovoltaica. Quest'ultima è prodotta direttamente dai pannelli installati sui tetti degli impianti di conservazione e lavorazione. Il nuovo piano di sviluppo prevede ora il raddoppio della produzione. Sostanziali, poi, sono i risparmi legati all'impiego e all'espansione delle celle ipogee, che, sfruttando le loro caratteristiche ambientali, permettono di impiegare meno energia nel confronto con i magazzini di superficie. Molteplici, infine, gli aggiornamenti sulle iniziative condotte da Apot. Nell'ambito di un accordo di programma con la Provincia Autonoma di Trento e altri soggetti, ad esempio, l'Associazione collabora tra l'altro, a un progetto di economia circolare che coinvolge la cooperativa di allevatori Alta Anaunia Bioenergy che, nel comune di Romeno, ha realizzato un biodigestore per produrre energia a partire dagli effluenti zootecnici trasformando gli stessi in digestati destinati ai frutticoltori della Val di Non. Da segnalare anche il biomonitoraggio con le api. Decisamente sensibili ai cambiamenti ambientali determinati da agenti inquinanti, questi insetti sono in grado di lanciare tempestivamente un allarme sui possibili squilibri per la biodiversità e la salute umana. Attraverso il lavoro della Fondazione Mach si riescono così a ottenere dati importanti sul clima e sul livello di ospitalità dell'ambiente agricolo. Infine l'introduzione delle varietà di mele resistenti che, grazie alle loro caratteristiche genetiche che le proteggono dalla ticchiolatura, consentono di ridurre l'impiego dei trattamenti.I temi affrontati nella giornata odierna saranno ripresi in occasione del prossimo "Melinda Next Generation - Ricette di sostenibilità ambientale, economica e sociale", incontro con la comunità organizzato da Melinda e Apot nella giornata di lunedì 25 marzo. L'evento - in programma dalle ore 17 presso il MUSE di Trento, e accompagnato da una diretta streaming - è pensato per favorire il confronto tra le persone avvicinando ulteriormente il sistema ortofrutticolo trentino e il suo territorio in un quadro di condivisione e crescita collettiva.