Economia

Eleonora Giorgi ricorda Monica Vitti: "è stata la pioniera"

 

Roma, 5 feb. (askanews) - "Bionda, comica, carina, quello che era impossibile prima di lei. Io le devo moltissimo. Monica è stata la pioniera di tutte, persino degli occhiali esibiti, di un marito più giovane, di essere una donna bella che era comica, è stata la pioniera". Il ricordo di Eleonora Giorgi al funerale di Monica Vitti alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma.

Monica Vitti, centinaia di persone ai funerali dell'attrice

Fiori gialli perché giallo era il colore preferito di Monica VITTI, applausi perché era molto apprezzata nonostante l'invisibilità del suo corpo, fiumi di lacrime e piazza gremita perché era sinceramente, profondamente amata dagli italiani. E' stato questo l'addio alla celebre artista. Si sono svolti alle 15 i funerali di Monica VITTI.

Vitti, Veltroni: "Abbiamo un debito verso Roberto Russo, due grandezze in una sola casa"

"Tutti abbiamo un debito verso quest'uomo discreto e generoso che ha ricambiato la fortuna di vivere con una donna speciale come Monica con una prova di amore e di rispetto che testimonia due grandezze in una sola casa proteggendola, accompagnandola per i gradini più scoscesi, non lasciandola mai sola, consentendole di interagire con la realtà e le persone fino all'ultimo, Roberto e chi le è stato quotidianamente a fianco, ha fatto vivere a Monica ogni giorno della sua vita. In fondo tenendo riservati il suo corpo e la sua malattia ciò che noi sappiamo e amiamo di Monica si è cristallizzato nel tempo. E noi oggi non possiamo che immaginarla e ricordarla e vederla come era. E nel fare questo adempiamo esattamente alla volontà di una donna che ha voluto affrontare la durezza della vita così come ha fatto con la dolcezza di essa". Così Walter Veltroni, intervenendo alla cerimonia delle esequie di Monica VITTI, ha espresso anche gratitudine verso il marito di Monica VITTI, Roberto Russo, passando poi a ricordare per immagini i tanti personaggi, a volte distantissimi fra loro, interpretati da Monica VITTI, che sapeva "utilizzare in ogni modo i suoi infiniti talenti. Era capace di far ridere o piangere, di ballare o cantare, di calcare il palcoscenico di un teatro, il set di un film, di riconoscere la luce rossa di una telecamera". "Non era aristocratica - ha sottolineato l'ex sindaco di Roma - non aveva la pretesa di insegnare al mondo come si sta al mondo. Era colta e popolare. Due parole che se non stanno insieme è un peccato. Sapeva frequentare i silenzi delle eclissi, delle notti, dei deserti rossi, la frenetica allegria di una ragazza con la pistola o di una ladra che si chiamava Teresa. Poteva essere Adelaide Ciafrocchi che scatena un dramma della gelosia fra Oreste Nardi (Marcello Mastroianni, ndr) e Nello Serafini (Giancarlo Giannini, attore oggi presente alle esequie), o Dea Dani che gioca con i meravigliosi doppi sensi del teatro di varietà di una volta, o ancora Tosca che dice 'so tutta n'foco abbrucio de passione più peggio de n'tizzone'. Monica amava Roma che, come si è visto, l'ha molto riamata e con lo spirito della città interpretava il desiderio del sorriso e l'atavica malinconia". (