Bruno Vespa, i conti di Futura Agricola
Nonostante gli ottimi legami con il governo Meloni e la vendita di bottiglie sul “Frecciarossa”, il vino di Bruno Vespa rallenta la crescita. Qualche settimana fa, infatti, a Roma si è tenuta l’assemblea degli azionisti di Futura Agricola 2015, società di produzione di vini sita in Puglia, di cui è presidente Alessandro Vespa, figlio del noto conduttore tv che ne risulta amministratore delegato, carica che condivide con Salvatore Mero. I soci sono papà Vespa col 50%, i due figli (Alessandro e Federico ciascuno col 20%) e la madre Augusta Iannini col restante 10%. La riunione ha deciso di mandare a riserva straordinaria l’intero utile di 308mila euro segnato nel 2023, in calo dal profitto di oltre 442mila euro dell’esercizio precedente mentre il fatturato è rimasto stabile a 2,4 milioni.
La vendita all’ingrosso dei vini di Vespa è invece veicolata dalla Futura 14, una srl che ha chiuso il 2023 con ricavi anche in questo caso all’incirca stabili a 3 milioni ma con una perdita finale di 28mila euro dopo quella di 26mila euro dell’anno prima. L’azienda vinicola fondata dal famoso giornalista insieme ai suoi due figli e con un team affiancato dall’esperienza del noto enologo Riccardo Cotarella, ha puntato sulla valorizzazione della più importante delle varietà vinicole pugliesi, il “primitivo”, presente nei 4 ettari di vigneto che circondano la masseria “Li Reni” di Manduria. A questo si affianca una piccola percentuale di “negroamaro”, l’altra grande varietà salentina, alla base di uno spumante rosato.