Economia

Giansanti: imprese agricole sono protagoniste del cambiamento

 

Roma, 9 lug. (askanews) - Le imprese agricole sono pronte ad investire, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. E gli agricoltori vogliono essere protagonisti del cambiamento. Con la consapevolezza che il piano strategico per la nuova Pac ha, per l'agricoltura italiana, la stessa valenza del "Recovery Plan" per l economia italiana. E che non si può sbagliare. Si è tenuta oggi a Palazzo della Valle a Roma la 101esima assemblea di Confagricoltura, finalmente in presenza dopo il Covid. E il presidente dell'associazione, Massimiliano Giansanti, ha spiegato: "E' l'anno della ripartenza dopo il centenario. Non ci siamo mai fermati e oggi vogliamo sempre di più riparlare e parlare del protagonismo del'agricoltura italiana, che non si è mai fermata neanche durante l'emergenza Coronavirus".Giansanti ha parlato delle nuove sfide che attendono l'agricoltura: "Ora ci attendono sfide importanti: da un lato abbiamo appena chiuso l'accordo sulla nuvoa Pac e ci aspetta la sfida del Green deal europeo. Il compito degli agricoltori sarà sempre di più quello di continuare a produrre cibi sicuri in quantita e qualità, ma soprattutto di preservare le risorse naturali".All'assemblea hanno partecipato anche i ministri delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: "Noi di Confagricoltura abbiamo presentato ai ministri Patuanelli e Cingolani una serie di soluzioni, noi vogliamo essere il motore della ripartenza del paese, da una parte producendo beni essenziali e dall'altra beni per l'ecosistema".Questo perché l'agricoltura, come ribadito anche dal ministro Patuanelli, deve puntare sull'innovazione anche per sostenere la transizione ecologica. Anche il ministro Cingolani ha detto che l'agricoltura italiana è l'unica in grado di mettere insieme tecnologia e tradizione. Obiettivi, però, da raggiungere non solo in termini restrittivi e con divieti ma anche e soprattutto tramite la piena applicazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha nella transizione ecologica un punto fondamentale: "Pensiamo a quello che può essere il contributo dell'agricoltura per lo sviluppo delle energie rinnovabili sia in campo elettrico sia nel campo del bio metano e a quello che può essere il nostro contributo sui grandi temi dello sviluppo sostenibile e della mobilità sostenibile fino ad arrivare ai grandi temi del futuro delle città e delle smart cities. Gli agricoltori sono protagonisti del cambiamento".