Milano, 20 feb. (askanews) - Rinviare alla prossima Commissione europea la decisione sul regolamento imballaggi, provando così a modificare quella che è stata definita una proposta "illogica e irrazionale". L'intera filiera agroalimentare italiana è compatta contro le nuove regole sul packaging che l'Europa vorrebbe approvare prima delle elezioni di giugno. Ne abbiamo parlato con Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, tra i promotori della richiesta alla presidente del Parlamento Europeo di bloccare i negoziati informali tra Commissione, Consiglio e Parlamento, i cosiddetti triloghi:"La battaglia la stiamo facendo come filiera: c'è la parte datoriale, consumatori e le tre sigle sindacali italiane - ci ha spiegato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia - perchè è una proposta illogica e irrazionale che danneggia dal punto di vista economico e sociale il nostro Paese ma anche dal punto di vista ambientale: passare al riuso vuol dire emette più Co2 del 180% e acqua del 240%".Il testo sul tavolo a tre di Commissione, Europarlamento e Consiglio, non piace all'industria italiana: le modifiche inizialmente recepite dal Parlamento sono state rigettate dal Consiglio Ue nel suo orientamento generale di dicembre, arretrando su posizioni più favorevoli al riuso. E questo perché, tra le altre cose, costituirebbe una pesante penalizzazione per un Paese come il nostro che negli ultimi 20 anni ha investito sul riciclo degli imballaggi."Passare al riuso per un Paese che ha superato il 70% di riciclo, che ha insegnato ai propri consumatori a riciclare bene i prodotti è un totale non sense da qualsiasi punto di vista - ha evidenziato Scordamaglia - e queste principali criticità sono rimaste all'interno della proposta del trilogo".La prima riunione del trilogo, lo scorso 5 febbraio, ha oltretutto messo sul piatto un ulteriore elemento di frizione: il commissario all'Ambiente, Virginijus Sinkevicius, ha citato uno studio del Centro di ricerca comune della Commissione che rafforzerebbe ulteriormente la linea a favore del riuso rispetto al riciclo: "Questo annuncio del commissario è abbastanza offensivo perchè per tutta la durata del dibattito parlamentare e del consiglio abbiamo chiesto uno studio di impatto per valutarne gli effettivi ritorni - ha lamentato l'ad di Filiera Italia - questo studio è stato costantemente negato dalla Commissione europea che ora improvvisamente dice che avrà uno scenario da presentare nelle prossime settimane".Di qui la richiesta di Coldiretti, Filiera Italia, ma anche di Cia, Confapi, Coop, Conad, Legacoop e delle tre sigle sindacali di bloccare i negoziati: "Abbiamo chiesto come tantissimi altri parlamentari di bloccare qualsiasi altro dialogo al trilogo, di analizzare lo studio, di discuterne e approfondirlo e rimandare il tutto alle prossime commissione e parlamento europeo - ha concluso - Questa commissione ha già sbagliato abbastanza, rimandiamo tutto alla prossima e approcciamo la questione in maniera scientifica e coerente".