Economia

Lavoro agile, modello Trentino: chance di crescita del territorio

 

Trento, 19 apr. (askanews) - Lavoro agile come opportunità di sviluppo del territorio e di incremento del benessere della comunità: è l'obiettivo del progetto "Dal lavoro agile al Distretto Trentino intelligente" entrato ora in fase operativa dopo la sperimentazione svolta nel 2022.Si punta - è stato spiegato nel corso della presentazione del progetto - a superare il concetto di semplice smart working, creando iniziative di supporto pratiche e concrete al lavoro agile che abbiano però ricadute a beneficio di tutta la comunità: in questo modo il lavoro da remoto diventa anche un volano di crescita sul piano territoriale."Trentino come 'territorio agile' è un obiettivo di alto valore e che ci vede primeggiare a livello italiano come territorio che, coinvolgendo pubblico e privato, mette assieme regole e modalità di svolgimento di un lavoro che hai cambiato e che sta cambiando - commenta Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia Autonoma di Trento - C'è in questo anche un diverso modo di attrarre i lavoratori, un diverso modo di valorizzare l'apporto privato al lavoro per poter dare visibilità al datore di lavoro e trovare quindi quello che oggi manca: il lavoratore. Un lavoratore che non guarda più solo allo stipendio, ma guarda anche a una modalità di erogazione del lavoro diversa e più avvincente rispetto al passato".L''iniziativa - lanciata dalla Giunta provinciale con il Dipartimento organizzazione, personale e affari generali della Provincia con il supporto tecnico di Tsm-Trentino School of Management - si sviluppa ora in una serie di attività che coinvolgono stakeholder di tutta la Provincia e che puntano alla creazione di nuovi indicatori di prestazioni e ricadute, e quindi di un "modello di misurazione" per valutare in concreto se e come le formule di lavoro agile garantiscono gli stessi risultati delle forme organizzative tradizionali. "In questi mesi succederà tanto, ci saranno tante azioni che partiranno che coinvolgeranno il territorio, gli stakeholder in maniera differenziata - dice Paola Borz, direttrice di Tsm-Trentino School of Management - In particolare ci sarà una comunità di pratica che sarà animata in maniera innovativa in modo da riuscire a ottenere anche dei risultati concreti dalle sperimentazioni di progetti a cui prima, magari, non se si era pensato. Ci saranno delle pubblicazioni, tanta formazione, un cambio culturale, una ricerca sugli indicatori di prestazione che partirà da settore pubblico ma poi estesa anche al privato; e tanto altro".Nel 2021 - secondo un rapporto dell'OCSE - il 57% dei lavoratori trentini presentava già un profilo professionale adatto al lavoro a distanza per almeno un giorno a settimana, confermando una tendenza già ampiamente diffusa.Nei prossimi 3-5 anni, dicono poi le stime della Provincia, i lavoratori agili in Trentino dovrebbero raggiungere un numero complessivo compreso tra le 42mila e le 70mila unità.






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