Politica

Consigliere Navalny: Ucraina continua dimostrare volontà vittoria

 

Milano, 8 mar. (askanews) - Che cosa succederà all'Ucraina? Da Vladimir Milov, consigliere del premio Sacharov 2021 Aleksei Navalny - oppositore di Putin attualmente in carcere in Russia - una previsione tutt'altro che scontata. "Non è così facile prevederlo perché Putin ha lanciato sull'Ucraina tutta la sua potenza. Ed è enorme. Ma vediamo comunque che l'Ucraina resiste. E sta dimostrando una volontà grandissima di mantenere la sua libertà e il suo futuro democratico. Nessuno vuole essere messo sotto il tacco di Putin. Questo è un segno di conforto per chi combatte per la libertà contro la dittatura".Ma Kiev ha davvero qualche possibilità di spuntarla?"È evidente che anche se sono inferiori per armamenti, con una tale volontà possono solo vincere e io glielo auguro, gli auguro di diventare un paese europeo, democratico, sviluppato. E da come si stanno difendendo, mi pare evidente che ci riusciranno".Milov ha un programma su YouTube seguito in Russia, nonostante il crescente controllo di Mosca sui media, su Internet e la minaccia di staccare la Russia dal World Wide Web. Dice che il canale di Navalny su YouTube fa "15 milioni di spettatori al mese", che si tratta di una "reale concorrenza per i canali di Stato". E se lo chiudono si cercheranno "alternative e varianti".Alle sue spalle la mostra "Sacharov - I diritti umani nel cuore dell Europa" voluta fortemente dal Parlamento Europeo e organizzata da Memorial. Milov spiega che Navalny non ha mai giocato alle "regole di Putin" e questo è il suo tratto distintivo. E persino ora, mentre si trova in una colonia penale, riesce a parlare e rivolgersi alla popolazione. "Si è in galera, ma da noi in Russia, più di mezzo milione di persone si trova in carcere. La maggiore cifra in Europa", dice.Quanto al sogno di questa opposizione di un ingresso nell'Unione Europea, Milov frena: "Il principio di Navalny è: ci vediamo tutti in Unione europea. E noi sosteniamo l'aspirazione europea di tutti i nostri Paesi vicini, ma gran parte del territorio della Russia si trova in Asia". E anche se "la formula da Lisbona a Vladivostok suona bene, la nostra idea è pensare un sistema che elimini le barriere e i confini e che preveda una vera casa comune europea".Intervista di Cristina GiulianoMontaggio di Linda VerzaniImmagini askanews, archivio, Afp