Politica

Donne di Kabul: Mary Akrami e il rifugio anti violenza

 

Roma, 16 ago. (askanews) - Un piccolo ristorante di Kabul, un forno tandoori: le donne che lavoravano qui sono sopravvissute di violenza domestica del rifugio creato da Mary Akrami. Vendute come offerte di pace, scambiate per soldi, abusate.Queste immagini sono dello scorso giugno. Mentre i talebani prendono il controllo di Kabul, cosa succederà di queste donne, come di tutte le altre della capitale.In giugno, così parlava Mary Akrami: "Vivere in Afghanistan non è senza rischi. Essere una donna non è facile. Essere una donna attivista è un altro rischio. Lo accetto"."La violenza non succede solo in Afghanistan, succede in tutto il mondo. Ma qui in Afghanistan a causa della guerra, le vittime sono soprattutto le donne"."La guerra in Afghanistan non è una guerra interna, è la guerra dei poteri a livello internazionale e regionale. Noi come afgani abbiamo pagato un prezzo immenso e ora pagheremo un prezzo immenso per la pace"."Anche gli uomini sotto i talebani non avevano accesso ai loro diritti. Se vengono con la forza, la domanda è per la comunità internazionale: siete contenti di quello che avete fatto in questi vent'anni in Afghanistan?"