Politica

Ecuador, indigeni in marcia contro le estrazioni nei loro territori

 


Quito, 3 lug. (askanews) - Centinaia di indigeni hanno marciato pacificamente a Quito, in Ecuador, contro l'assegnazione di concessioni minerarie e petrolifere nei loro territori senza una consultazione preventiva, come richiesto dalla legge locale.La protesta è stata organizzata dalla Confederazione delle nazionalità indigene del Paese (Conaie); i manifestanti hanno intonato slogan come "Lo si vede, lo si sente, il popolo è presente", e mostrato striscioni e cartelli con scritto "Siamo difensori della vita e dell'acqua"."I territori dei popoli indigeni negli ultimi 50 anni sono stati trasformati in territori che possono essere sacrificati", ha dichiarato Leonidas Iza, presidente di Conaie, la più grande organizzazione di popoli indigeni.Iza ha guidato la marcia fino alla sede dell'Assemblea Nazionale per presentare un progetto di legge che regolamenta la consultazione ambientale preventiva, che deve essere effettuata prima dell'assegnazione di aree per l'estrazione di risorse naturali. Un meccanismo già sancito dalla Costituzione, anche se non esiste un regolamento per la sua applicazione. "Quello che presenteremo è una legge organica affinché lo Stato, in tutte le sue dimensioni, rispetti i titolari dei diritti che sono i comuni, le comunità, i popoli e le nazionalità", ha detto Iza.






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