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In Repubblica ceca i profughi ucraini ospitati in un castello

 

Becov nad Teplou (Repubblica ceca), 30 mar. (askanews) - Dall'Ucraina devastata alla guerra alla vita in un castello in Repubblica Ceca. Olga Shandyba, 37 anni, è una dei 22 rifugiati in fuga dall'invasione russa ospitati nel castello di Becov nad Teplou grazie a un programma dell'Istituto del patrimonio nazionale ceco per i profughi. La vita nel castello di Becov, dice, la fa sentire un po' come una principessa, ma rinuncerebbe subito a tutta questa favola pur di tornare a casa."Se dobbiamo rimanere qui dovremo trovare un lavoro per prenderci cura di noi stessi e dei nostri bambini e se tutto andrà bene in futuro torneremo a casa dalle nostre famiglie e dagli amici, alla nostra casa se è ancora in piedi. Ma al momento non c'è alcun posto dove tornare. La nostra città è distrutta, le case sono distrutte".Alle finestre sventolano bandiere giallo-blu. In realtà sono i colori della famiglia Questenberg che fondò il castello barocco, ma sembrano dell'Ucraina."È bellissimo e assolutamente inaspettato per noi stare in un posto così insolito - dice Nastya Bidkova, insegnante di canto - ci siamo sentiti molto fortunati, siamo arrivati di notte, abbiamo visto un bellissimo castello con le nostre bandiere fuori dalla nostra finestra ed è stato molto bello e inaspettato. E in giro per la città vediamo un sacco di bandiere ucraine, su diverse case, questo ci fa sentire molta solidarietà".Il castello Becov nad Teplou ospita il Reliquiario di San Mauro, un prezioso manufatto del XIII secolo che si dice contenga i resti di San Giovanni Battista; è considerato da alcuni il secondo tesoro più prezioso del paese, dopo i gioielli della corona ceca.(Immagini Afp)