Politica

L'appello di Biden: abbassare i toni, fare tutti un passo indietro

 


Washington, 15 lug. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nella notte italiana, ha condannato con forza la violenza politica che "non può essere normalizzata" e ha lanciato un appello alla nazione ancora scossa dal tentato assassinio di Donald Trump affinché respinga "l'estremismo e la furia"."L'attentato a Donald Trump impone a tutti noi un passo indietro", ha detto. "Non siamo nemici, siamo tutti americani".In un discorso in prima serata dallo Studio Ovale, Biden ha affermato che gli americani devono lottare per "l'unità nazionale", avvertendo che la retorica politica negli Stati Uniti è diventata "troppo accesa" con l'aumento delle passioni negli ultimi mesi prima delle elezioni presidenziali di novembre. "Il disaccordo è normale in politica, ma la politica non può essere un campo di battaglia", ha detto Biden, sottolineando che "le decisioni si prendono nelle urne, attraverso il voto e non con le pallottole". E sebbene "la posta in queste elezioni non sia mai stata così alta, dobbiamo abbassare i toni", ha insistito.Secondo Biden "non importa quanto siano forti i nostri convincimenti", essi "non devono scadere mai nella violenza".Domani, ha ricordato, comincerà la convention Repubblicana: "non ho dubbi che criticheranno ciò che ho fatto e offriranno la loro visione per questo Paese, e io stesso viaggerò questa settimana per difendere la mia visione" degli Usa. Ma "non c'è posto in America per questo tipo di violenza - per qualsiasi violenza.Mai. Senza nessuna eccezione", ha detto il presidente. "Non possiamo permettere che questa violenza venga normalizzata", ha insistito.L'appello di Biden agli americani di "darsi una calmata" e "fare un passo indietro" è arrivato proprio mentre Trump ha detto che avrebbe usato il suo discorso alla convention nazionale repubblicana per unire "l'intero paese, anche il mondo intero"."Il discorso sarà molto diverso da quello di due giorni fa", ha detto Trump al Washington Examiner.