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Mpox, il ricercatore in RD Congo: "Niente panico, qui sappiamo gestirlo"

 


Kinshasa, 16 ago. (askanews) - La popolazione nata dopo il 1980 non è stata più vaccinata contro il vaiolo, ricorda Placide Mbala, ricercatore presso l'Institut National de Recherche Biomédicale di Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, Paese dove è stato identificato il virus per la prima volta e dove ora stanno aumentando i casi, interpellato sulle possibili cause della ricomparsa del mpox, il "vaiolo delle scimmie" nel continente africano, con l'Oms che ha attivato da due giorni il livello di allerta internazionale."La vaccinazione contro il vaiolo è stata interrotta praticamente dalla fine degli anni '70" ha spiegato, affermando che il vaccino contro il vaiolo protegge anche dal mpox. Secondo il ricercatore, l'Organizzazione mondiale della Sanità ha il compito di trovare una risposta rapida e coordinata per far fronte a una possibile espansione della malattia, ma aggiunge che al momento non bisogna creare panico perché il virus "esiste nel nostro Paese da molto tempo e i nostri operatori sanitari hanno, nella maggior parte delle nostre province, una certa padronanza per poter gestire questa malattia a livello clinico sintomatico".