Politica

Parigi 2024, nei laboratori dove si cercano le sostanze dopanti

 


Roma, 25 lug. (askanews) - Il doping è argomento attualissimo durante le Olimpiadi. In questi laboratori di Thermo Fisher Scientific, a Villebon-sur-Yvette (nel dipartimento di Essonne), gli ingegneri spiegano come funzionano le tecnologie usate per analizzare la presenza o meno di sostanze dopanti nei campioni che arriveranno dagli atleti dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi.I campioni vengono iniettati in una macchina cromatografica, dove le molecole vengono separate, quindi un secondo dispositivo, chiamato spettrometro di massa, calcolerà la massa degli atomi per rilevare l'eventuale presenza di sostanze dopanti."Come faremo a capire se un atleta ha assunto o meno sostanze dopanti? In effetti, avremo quello che chiamiamo un metodo strumentale in cui avremo un elenco di composti, quindi tutti i composti che sono indicati come dopanti - spiega Chaima Ait'm'bark, ingegnere applicativo - ogni composto ha una massa esatta e grazie a questo sistema possiamo rilevare la massa del composto in questione. Poi ci sono diversi criteri per confermare la molecola, ma questo è ciò che facciamo. Nel laboratorio antidoping francese, infatti, viene effettuato quello che viene chiamato uno screening mirato di 300 o 400 molecole, credo, in cui tutti i composti sono elencati come agenti dopanti. E se abbiamo la massa esatta, significa che l'atleta ha assunto un agente dopante"."Ci possono essere diversi tipi di composti - spiega ancora - per esempio, nel contesto dei Giochi Olimpici, potrebbero essere steroidi o testosterone, o questo genere di cose, ogni agente dopante immaginabile, ma potrebbero anche esserci altre cose, potrebbero essere pesticidi o farmaci, droghe". Gli ingegneri del laboratorio affermano di poter analizzare un campione in 20 minuti circa e si stima ne verranno analizzati circa 8.000 tra i Giochi Olimpici e Paralimpici. I risultati saranno poi inviati al database principale dell'Agenzia mondiale antidoping.L'azienda americana con sede a Boston fornisce attrezzature tecnologiche per i test antidoping sin dai Giochi di Pechino del 2008.