Politica

Russia respinge minacce sanzioni Usa, telefonata Blinken-Lavrov

 

Milano, 1 feb. (askanews) - Dopo una burrascosa seduta in Consiglio di Sicurezza dell'Onu, la Russia ha dichiarato di non volersi "ritirare" di fronte alle minacciate sanzioni statunitensi per le tensioni in Ucraina, antipasto prima di un'importante telefonata tra Mosca e Washington: quella tra il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov e il segretario di Stato Antony Blinken."È Washington, non Mosca, che alimenta le tensioni. Non ci ritireremo e staremo sull'attenti mentre ascoltiamo le minacce delle sanzioni statunitensi", ha affermato l'ambasciata russa a Washington nella sua dichiarazione sulla pagina Facebook.L'ambasciata russa ha reagito a un tweet della diplomazia americana in cui incriminava Mosca per aver "invaso" l'Ucraina nel 2014 e annesso la penisola di Crimea. E di preparare uno scenario simile a quello georgiano del 2008.Questo scambio sgradevole ha luogo in un contesto di accresciute tensioni intorno all'Ucraina. La Russia è accusata dall'Occidente di aver ammassato decine di migliaia di soldati al confine della ex repubblica sovietica in previsione di una possibile invasione. Ma nega qualsiasi intenzione bellicosa. Oggi un nuovo contatto telefonico del segretario di Stato americano Antony Blinken con il suo omologo russo Sergei Lavrov è almeno un passo diplomatico a questa pericolosa crisi. Dopo che Mosca ha negato l'invio agli Stati Uniti di una risposta alle proposte occidentali.Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ricevuto lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani davanti al caminetto nello Studio Ovale: un segnale di chiara volontà. Per trovare alternative al gas russo per gli europei.Servizio di Cristina GiulianoMontaggio Alessandro ViolanteImmagini Afp, Twitter, Ministero degli Esteri russo, DC pool