Politica

Seoul: fondo per risolvere caso lavoratori forzati in Giappone

 

Seoul, 6 mar. (askanews) - Un piano per cercare di chiudere una vecchia ferita che crea ancora tensioni. La Corea del Sud ha annunciato un controverso piano per risarcire i cittadini coreani costretti ai lavori forzati per le aziende nipponiche durante i 35 anni di occupazione, ma senza che ci sia un diretto coinvolgimento di Tokyo.Si tratta di un ennesimo passaggio che mostra la volontà del presidente conservatore Yoon Suk Yeol di ricucire i difficili rapporti col Giappone e consolidare una cooperazione di sicurezza trilaterale con Washington in modo da fare fronte comune davanti alle minacce nucleari della Corea del Nord."Il governo spera che Sudcorea e Giappone possano lavorare assieme per sviluppare relazioni orientate al futuro e basate sulla riconciliazione, su un'amichevole cooperazione, superando la storia disgraziata del passato", ha dichiarato il ministro degli Esteri sudcoreano Park Jin in una conferenza stampa.La vicenda del lavoro forzato - con quella delle cosiddette "donne di conforto" sfruttate nei bordelli militari dell'Esercito imperiale nipponico durante il periodo coloniale e una disputa territoriale tra i due paesi - ha compromesso le relazioni tra Seoul e Tokyo per decenni.Ma chiudere col passato non è facile, il provvedimento infatti ha scatenato una reazione immediata da parte degli ex lavoratori forzati e dei loro sostenitori, che chiedono un risarcimento diretto alle aziende giapponesi.