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Unasca: stop esaminatori esterni, si aggrava crisi esami patente

 

Milano, 11 feb. (askanews) - La patente? Sempre più lontana. Ancora un nuovo intoppo per gli esami di guida con sessioni che vivono di ritardi cronici. Anche, ma non solo, per la carenza di esaminatori. Una sentenza del Tar del Lazio si inserisce nella situazione già complicata, accogliendo il ricorso dei dipendenti della Motorizzazione e bloccando gli esami con personale esterno.In concreto cosa fa la sentenza? Il segretario autoscuole Unasca Emilio Patella:"Elimina, toglie una serie di esaminatori, secondo le nostre stime sono circa 500, e dice che questi signori dall'oggi al domani non possono più fare esami di teoria e di guida".Il Tar in sostanza ha annullato una circolare del 2018 quando c'erano già ritardi. Secondo Patella l'errore era a monte: risolvere il problema degli esaminatori con una circolare e non una legge."Poi ovviamente con il Covid la situazione si è ancora più aggravata e quindi ad oggi noi ci troviamo situazioni come ad esempio Como dove per poter effettuare esami di guida, dal momento in cui si riceve il foglio rosa, bisogna aspettare sette mesi; Torino sei mesi, Cremona, Padova quattro mesi, Ravenna quattro mesi, un po tutta l'Emilia dai quattro ai cinque mesi, Treviso sei mesi".Tempi di attesa drammaticamente lunghi. Tenuto conto che la patente è un'opportunità di lavoro, oltre ad essere un modo per spostarsi in sicurezza, per evitare mezzi pubblici spesso troppo affollati."Ci sono due sistemi: uno, bisogna assumere circa 1000 persone in Motorizzazione perchè nel frattempo c'è un ricambio generazionale. Se questo non si vuole fare, bisogna allargare la platea di coloro che potranno fare gli esami di guida".Gli esaminatori attualmente all'attivo sono circa 2000 ma con la sentenza del TAR si scende a circa 1500, secondo Unasca. Le scuole guida da tempo chiedono rinforzi in Motorizzazione - risorsa in attivo per lo Stato - per permettere ai propri studenti di cimentarsi nelle prove, già rallentate dalle restrizioni legate alla pandemia. Anche seguendo il modello virtuoso tedesco, con esaminatori privati che lavorano per enti.Servizio di Cristina GiulianoMontaggio Gualtiero BenatelliImmagini askanews, Internet