Politica

Vargas Llosa: "Se c'è libertà in Spagna lo dobbiamo al re"

 

Roma, 10 feb. (askanews) - Lo scrittore peruviano naturalizzato spagnolo, Mario Vargas Llosa, è entrato nella rinomata Academie Française a Parigi, primo membro a farne parte senza aver scritto un libro in francese. L'86enne vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 2010 ha tuttavia creato un po' di polemica, invitando alla cerimonia di inaugurazione a Parigi il re emerito Juan Carlos, dal 2020 in esilio negli Emirati arabi, accompagnato dalla figlia minore, l'infanta Cristina. "Ho fatto questo piccolo gesto di gratitudine e penso che rappresenti un sentimento abbastanza generale in Spagna, ma il governo non ha riconosciuto questo sentimento diffuso, che è un riconoscimento della presenza del re, il re che ha dato alla Spagna la sua libertà! La libertà che abbiamo oggi, è grazie a lui". "Se c'è libertà in Spagna, la dobbiamo al re. Non ha seguito ciò che Franco aveva determinato, se n'è allontanato e ha reso la libertà alla Spagna, dobbiamo essergli molto riconoscenti", ha insistito.Llosa ha ringraziato l'Academie Francaise e il figlio Alvaro per l'organizzazione della cerimonia, che ha avuto "quel qualcosa" in più grazie alla presenza del re emerito e della figlia. Ora Llosa, criticato in America Latina per le sue posizioni pro-capitaliste, è membro di tre accademie linguistiche, dopo essere entrato a far parte dell'Accademia del Perù nel 1977 e della Real Academia spagnola nel 1994.